La Fondazione An smentisce punto per punto il Domani: articolo improprio, Arianna Meloni citata a sproposito
“In riferimento all’improprio articolo del Domani sulla Fondazione AN ‘cassaforte di Fdi’, voglio precisare che la Fondazione Alleanza Nazionale è di gran lunga preesistente al partito Fratelli d’Italia, ed annovera nel proprio consiglio di amministrazione esponenti di diverse anime del centrodestra italiano, come facilmente verificabile. Come tutti gli enti che vedono nel loro consiglio di amministrazione soggetti impegnati in politica, quella di Alleanza Nazionale è monitorata dalla commissione dei partiti e dalla Prefettura, nonché da un collegio di revisori dei Conti. Nessun rapporto economico intercorre con il partito di cui è presidente Giorgia Meloni, salvo l’affitto di alcune sedi sul territorio italiano a valore di mercato”. Lo dichiara il presidente della Fondazione di Alleanza nazionale, Giuseppe Valentino a proposito di un articolo del quotidiano su Acca Larentia.
La Fondazione An: ad Acca Larentia persero la vita tre militanti Msi
Il presidente Valentino sottolinea che “Arianna Meloni, citata a sproposito nell’articolo, si precisa che è membro della Fondazione An dal 2010, e dal 2023 una dei 18 consiglieri senza ricoprire alcun incarico esecutivo e quindi senza il potere di imporre decisione alcuna alla Fondazione An”. “L’immobile di Acca Larentia, dove persero la vita in un vile e ancora impunito attentato tre militanti dello Msi – prosegue l’avvocato – era stato posto all’asta dall’Inail. Per evitarne un possibile uso non rispettoso della memoria di quel tragico evento la Fondazione, avendolo ritenuto coerente con i fini statutari, ha supportato nell’acquisizione, a fronte di alcune condizionalità, l’Associazione Acca Larentia, nei confronti della quale non risultano elementi ostativi di natura legale. L’importo di 30.000 euro è stato corrisposto direttamente ad Inail attraverso un assegno circolare non trasferibile. L’importo figura, come chiaramente leggibile nella nota esplicativa che correda il bilancio, nel conto “erogazioni liberali ad associazioni”.
“Questa – conclude in una nota – è la risposta che avremmo dato al Domani, aiutandoli a prevenire tante imprecisioni, laddove la richiesta fosse pervenuta con una scadenza compatibile con il prevedibile periodo di ferie dei collaboratori della Fondazione”.