Mance tassate al 5%: quasi 1000 euro in più per i lavoratori. Santanchè: “Un importante passo avanti”
Quasi 1000 euro in più. A tanto ammonta il beneficio per i lavoratori del settore turistico reso possibile dalla tassazione agevolata al 5% delle mance. A fare un primo bilancio della novità, introdotta dal governo con la legge di Bilancio 2023 ed entrata in vigore a gennaio dello scorso anno, è stato il Caf Acli, in una indagine condotta per il Sole 24 ore su 720mila modelli 730 presentati quest’anno. Per l’esattezza il beneficio riscontrato è di 943 euro, ma, precisa il Sole, poiché la misura è diventata operativa ad agosto, l’importo fa riferimento a meno di un anno contributivo. Dunque, ci si aspetta che possa ulteriormente alzarsi.
Santanchè: “Eravamo gli unici ad avere le mance tassate come il reddito da lavoro”
“Eravamo l’unica Nazione in cui le mance erano tassate come il reddito da lavoro. Questa novità, introdotta dal governo Meloni, porterà più soldi nella busta paga del dipendente. Un piccolo ma importante obiettivo raggiunto”, si legge sui social di Fratelli d’Italia, che riprendono un commento del ministro del Turismo Daniela Santanchè. “Le chiamano mance, ma la detassazione del 5% ai lavoratori del turismo vale 943 euro annui”, ha detto Santanchè. “Purtroppo, ancora pochi la applicano, si preferisce dar poco spazio al buon governo”, ha aggiunto, chiarendo che il dato elaborato dal Caf Acli per il Sole 24 ore “rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento del merito e della professionalità dei nostri lavoratori nel settore turistico”. “Chi fa bene il proprio lavoro merita una gratificazione che riconosca il suo impegno e la qualità del servizio offerto”, ha concluso Santanchè.
Come funziona la tassazione agevolata delle mance
L’agevolazione riguarda i lavoratori dipendenti del settore turistico-alberghiero e della ristorazione che, nell’anno precedente, non abbiano superato il reddito di 50mila euro ed è applicabile per importi che corrispondono fino al 25% del reddito. Il prelievo si applica sulle mance raccolte dal datore di lavoro, sia con moneta elettronica sia in contanti, e poi conferite al lavoratore in busta paga. Le regioni che hanno fatto registrare gli importi più alti sono la Lombardia, con 1.569 euro annui, e la Liguria, con 1.082 euro. Secondo i calcoli dello studio, dell’agevolazione hanno usufruito circa 60mila lavoratori, vale a dire il 3,3% degli addetti censiti dall’Inps che ammontano a circa 1,8 milioni. Ma il dato, anche se sembra basso, è considerato positivo dagli esperti del settore, che sottolineano la necessità di dare tempo alla misura perché sia conosciuta dalle aziende e incrementata.