“Mi trattate come una cretina”: sceneggiata di Selvaggia Lucarelli a un Festival in Calabria (video)

11 Ago 2024 20:25 - di Luisa Perri

Selvaggia Lucarelli ha trovato anche in pieno agosto il modo per attirare l’attenzione su di sè. Con una sceneggiata degna di miglior causa, la collaboratrice del Fatto quotidiano si è resa protagonista di un attacco a organizzatori e presentatori del Festival di Caccuri, in provincia di Crotone.

Il video è diventato rapidamente virale, con Lucarelli intenta a redarguire la giornalista che la intervista per le domande a suo dire inappropriate, finendo poi per lamentarsi del fatto di “essersi alzata presto” per venire a ritirare il premio. La platea del Festival, dopo qualche istante ha sonoramente fischiato la giudice di “Ballando con le stelle”. Con tutte le ragioni del caso.

Dopo la figuraccia, Selvaggia Lucarelli ha postato il video integrale del suo intervento e una ricostruzione della vicenda, vista dalla sua parte. Eccola, integralmente. Argomentazioni che non giustificano un comportamento degno di una diva del cinema muto alle prese con l’avvento del sonoro.

La versione di Selvaggia Lucarelli

“Mi trovavo in Calabria – scrive la blogger di Civitavecchia – a Caccuri, provincia di Crotone. Era un invito arrivato tramite la casa editrice del Fatto mesi fa, ci tenevano molto ad avermi e a consegnarmi un premio per il mio ultimo libro. Essere lì il 9 agosto per me rappresentava un grosso sacrificio, perché questo mi obbligava a spostare la mia partenza per le vacanze a (quasi) ferragosto dopo un anno tosto, ma mi sembrava giusto accettare il premio e andare in Calabria, regione in cui sono andata pochissimo”.

“Scopro quando sono lì che i conduttori della serata sono Gianluigi Nuzzi e Vittoriana Abate. Nuzzi mi detesta, è cosa nota, aveva anche pubblicato la mia foto con la musichetta di Benny Hill quando si era suicidata la povera ristoratrice e altra roba di questo livello, ma vabbè. E mi odia per una ragione che spiegherò dopo, vecchia di ben 6 anni.

Comunque, sono lì per essere intervistata da un’avvocata, i due conduttori devono solo annunciarmi e quindi penso: facciamo finta di nulla, è un passaggio formale, siamo professionisti, amen.

Arrivo alle 21,00. Salgono sul palco Donato Carrisi, Stefano Massini, Corrado Formigli e altri ospiti tutti amorevolmente presentati come “amici”, “maestri” etc.

In platea, tra 600 persone, c’è anche Nicola Gratteri, che deve salire sul palco dopo di me.

Arriva il mio turno alle 23,30, salgo e Nuzzi non c’è. Chiedo dove sia, Vittoriana Abate non risponde e io scherzo sul fatto che abbia intervistato i peggiori criminali del paese ma si rifiuti di annunciare me.

Al che la giornalista di Porta a porta mi dice: parliamo di questa inchiesta, come mai questa antipatia per Chiara Ferragni?

Rimango stupefatta, e le spiego che già parte male perché le questioni personali (peraltro inesistenti) e una inchiesta sfociata in una multa dell’antitrust sono cose diverse… blabla.

Lei a quel punto farfuglia qualcosa e passa alla seconda freccia spuntata, ovvero: “parliamo di Fedez, hai detto che deve andare a sgusciare le vongole”. Le chiedo cosa stia dicendo e cosa c’entri Fedez. Lei farfuglia “l’ho visto oggi NEL TUO BLOG!” (non ho un blog da un decennio). A quel punto capisco l’andazzo, le chiedo se sia un’imboscata, saluto il pubblico e me ne vado”.

Una presa di posizione che la platea del festival di Caccuri non meritava. Nel lungo articolo mancano le scuse al pubblico calabrese, che non aveva alcuna responsabilità in questa vicenda.

La sceneggiata

 

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Perché sono scesa dal palco in Calabria di Selvaggia Lucarelli

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