Mistero Sinwar, capo di Hamas: da covi segreti, con pizzini e un pugno di fedelissimi dà l’ok al “cessate il fuoco”
In queste ore di annunci e smentite, di minacce e flebili spiragli, vige tutto e si teme il contrario di tutto. E la domanda che circola insistentemente a latere di voci e rumors su negoziati paludosi e il timore di attacchi da più fronti. Mentre fonti di Teheran lasciano intravedere uno spiraglio dopo il no secco agli appelli di Francia, Germania e Gb alla de-escalation – secondo funzionari iraniani, soltanto un accordo di cessate il fuoco a Gaza, scaturito dai colloqui di Ferragosto, impedirà a Teheran di intraprendere una rappresaglia diretta contro Israele per l’assassinio del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh sul suo territorio –. E con Blinken in pressing affinché Hamas partecipi ai colloqui, tutti si interrogano sul mistero Sinwar…
Sinwar, eminenza grigia di Hamas al comando tra pizzini, telefonate e pochi fedelissimi
E la domanda ricorrente diventa: come vive intanto Yahya Sinwar? Pizzini, ma anche telefonate quando necessario. Una cerchia ristretta di “fedelissimi” e “flessibilità” sui negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. È il quotidiano panarabo edito a Londra, Asharq Al-Awsat, che prova a rispondere al misterioso interrogativo, raccontando quella che sarebbe la vita dell’erede di Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas ucciso a Teheran il 31 luglio. Sinwar è nel mirino di Israele dall’attacco del 7 ottobre dello scorso anno, e di lui non si hanno notizie certe da quel giorno.
Nessuno sa dove si trovi, se dentro o fuori la Striscia di Gaza
«Fonti di Hamas a Gaza» confermano ad Asharq Al-Awsat che nessuno nel gruppo sa esattamente dove si trovi, dentro o fuori dalla Striscia di Gaza. Ma ci sarebbe una cerchia ristretta di persone «fidatissime» che fa da tramite tra Sinwar e il resto della leadership quando necessario. «Poche persone – dicono le fonti del giornale – che garantiscono siano soddisfatte le sue necessità e che facilitano le comunicazioni con la leadership all’interno e all’estero di Gaza con metodi complessi».
La sicurezza di Sinwar affidata al fratello, comandante delle Brigate Ezzedin al-Qassam
La sicurezza di Sinwar sarebbe affidata al fratello, Mohammed, comandante di alto grado del braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, scrive il giornale di proprietà saudita. E le fonti descrivono Sinwar come una figura coinvolta «in modo attivo», tanto che una conferma ad Asharq Al-Awsat che Sinwar è regolarmente in contatto con la leadership del gruppo in vari modi.
Le istruzioni strategiche affidate a pizzini scritti a mano
Dall’inizio della guerra, si legge, ha inviato regolarmente messaggi sulle operazioni e sulla gestione del conflitto, “istruzioni” spesso scritte a mano o comunque firmate da Sinwar. Il leader politico di Hamas, scrive il giornale, «ha avuto contatti telefonici diretti con i leader di Hamas nei momenti critici».
Sinwar tra intermediari fidati, rare telefonate e diktat: pronto al cessate il fuoco
E, dice la fonte, Sinwar ha inviato almeno due messaggi scritti e un audio agli intermediari durante le fasi cruciali dei negoziati, sempre «molto coinvolto in ogni fase dei colloqui, con un’attenta revisione di proposte e scambi di opinioni con i leader di Hamas». E, stando al giornale, sarebbe stato per la «flessibilità» in diverse fasi del negoziato. Adesso, secondo una fonte di Hamas citata dall’emittente all-news saudita Al-Sharq, il leader dell’ufficio politico di Hamas «è pronto per un cessate il fuoco».