Olimpiadi, stasera si chiudono le peggiori della storia: attesa per la cerimonia e le altre possibili gaffes
Stasera a Parigi si chiuderanno le peggiori Olimpiadi della storia. E il peggio, direbbe Leo Longanesi, potrebbe ancora venire, considerato che la grande attenzione dell’opinione pubblica sarà riservata alla cerimonia finale, ideata da quel direttore artistico, Thomas Jolly, finito al centro delle polemiche dopo l’inaugurazione blasfema. Un bilancio che definire pessimo sarebbe già eufemistico.
Senna inquinata, droga, aria condizionata e letti di cartone
Se Emanuel Macron voleva mostrare al mondo la grandeur d’Oltralpe ha sbagliato clamorosamente colpo. Dopo la satira sul Cenacolo, ecco arrivare una serie infinita di disastri organizzativi. La Senna inquinata, che ha costretto al rinvio delle gare di triathlon e al ricovero di alcune atlete, la mancanza di aria condizionata nel Villaggio Olimpico(con tanto di foto del nostro Ceccon dormiente sul giardino esterno), i letti di cartone, il cibo pessimo, le medaglie che si scoloriscono. E ancora, l’arresto per possesso di cocaina di un hockeista e del suo pusher, la mancanza di soluzioni alternative per le gare, i Capi di Stato lasciati sotto la pioggia mentre Macron era comodamente riparato.
Sarà Tom Cruise a chiudere le Olimpiadi
Dovrebbe essere Tom Cruise a chiudere la cerimonia che sancirà il passaggio di consegne con Los Angeles 2028. Una “mission impossible” per la star americana, che dovrebbe scendere da un elicottero. Confermata la presenza degli Air e dei Phoenix, rumors su Beyoncé e Taylor Swift. Non si hanno notizie della sceneggiatura di Jolly che potrebbe dare la stura a nuove polemiche.
Il Cio e il rischio di perdere appeal
Il disastro parigino, le polemiche sulla presenza di pugili gender nella competizione femminile, gli errori arbitrali macroscopici preoccupano il Comitato Olimpico Internazionale anche in vista del prossimo quadriennio con l’obiettivo California. Le Olimpiadi hanno perso appeal e molti sponsor potrebbero decidere di non investire più su quello che era considerato il più grande evento sportivo globale.
Roma nuda
Vedendo ciò che è accaduto a Parigi aumentano i rimpianti per la scelta di Virginia Raggi, che il 2016 rinunciò alla candidatura di Roma. Oltre ai benefici per le infrastrutture nella Capitale, è quasi certo che l’Italia avrebbe fatto una figura diversa, unendo sobrietà e bellezza e riuscendo innanzitutto a soddisfare i bisogni degli atleti.
Per Macron da domani iniziano i problemi
Per Monsieur Le President, passata la tregua olimpica, da domani inizieranno i veri problemi. Bisognerà formare il governo, dopo le elezioni di luglio, e mediare tra Melènchon, Faure, i repubblicani ed Ensemble. Il “Re Sole” dovrà far convivere diversità inconciliabili. In fondo, per Macron, queste tristi e opache Olimpiadi sarebbero dovute durare tre anni.