Sciacalli da tastiera contro Angela Carini per lo spot WeBuild: con lei il cyberbullismo è consentito? (video)
Angela Carini è uno degli sportivi testimonial di WeBuild, l’azienda incaricata di costruire il ponte sullo Stretto. Gli spot circolano in Rete da qualche giorno e hanno scatenato una campagna d’odio invereconda. Giocano con l’ironia e il sarcasmo con battute come quella che si trova su Facebook a commento di un articolo del Fatto quotidiano: “Ottima scelta la Carini: non porta a termine l’incontro e crolla dopo 45 secondi. Perfetta allegoria per un’opera che non sarà mai portata a termine”.
Operazione sessista vergognosa: Boldrini, Piccolotti, se ci siete battete un colpo
Un’operazione vergognosa, un’occasione in più per lanciare una campagna di rabbia e odio su internet e fomentare l’odio contro la 25enne ragazza di Afragola che fa sport da quando era bambina, con una perseveranza ammirevole e che fino al match contro la pugile intersex Khelafi era ritenuta una delle atlete di punta della delegazione azzurra a Parigi.
Angela Carini è stata vicecampione mondiale e vanta un record di 108 combattimenti
Per chi non lo sapesse, Angela Carini, ha 25 anni, è un agente di polizia ed è un pugile di statura mondiale, in carriera ha disputato 108 combattimenti, di cui 84 vinti: si è qualificata a due Olimpiadi è attualmente undicesima nel ranking mondiale dei pesi welter, nel 2019 è stata vice-campione del mondo e vice campione d’Europa, ma per gli “sciacalli” da tastiera – leoni è termine troppo nobile per certi individui – può essere insultata e irrisa. Si può fare in base alle regole di questo circo mediatico perché ha osato dire no al match iniquo contro l’algerina Imane Khelif. Il pugile, anzi la pugile, per non turbare le Marianna Aprile della situazione, che poi ha vinto a mani basse contro tutte le altre contendenti, confermando che Angela Carini aveva pienamente ragione, in tutto e per tutto. Ora contiamo che contro questa indegna campagna di fango e di odio intervengano le Boldrini, le Piccolotti, le Schlein della situazione. Facciano sentire la loro voce per difendere le donne. Tutte. Anche quelle che non combattono le loro battaglie ideologiche, ma che combattono solo sul ring. Che spesso vincono e che se abbandonano un match iniquo ne hanno pieno diritto e facoltà. Lo faranno?
Alla Carini un sommesso consiglio: chiami Khelif e si faccia dare il numero dell’avvocato che sta citando in giudizio mezzo mondo, inclusi Trump, Musk e Rowling. Leggendo le “amenità” che stanno scrivendo anche firme note sui Social, qualche denuncia per cyberbullismo potrebbe farla partire anche lei.
Le “compagne” sinistre non prenderanno mai una posizione netta perché, se non sei una di loro, tutti ti possono massacrare! Sono solo vergognose e, tra l’altro, spargono odio e poi dicono che sono gli altri!
Mi sembra che sul caso Carini/Khelif si stiano facendo ormai inutili polemiche. Archiviamo quindi l’ingiustizia ormai perpetrata ai danni della nostra pugile ed invitiamo la World/International boxing association a disporre affinchè prima del prossimo incontro la pugile Khelif venga sottoposta ad un accurato controllo medico per appurare la regolarità della sua posizione con le norme internazionali.
Ricordo a tal proposito che nel 2019 la mezzofondista sudafricana Caster Semenja fù inibita a gareggiare per i valori di testosterone fuori norma.-
L’ermafrodita ha querelato Trump, Musk e Rowling? È la conferma che è solo una pedina dei pervertiti che vogliono sovvertire il mondo! Vogliono censurare la politica e l’informazione, hanno corrotto lo sport e vogliono imporre una dittatura! All’estero hanno occupato gli atenei più prestigiosi, profanano le chiese e distruggono i monumenti. Queste cose le fanno i talebani in Afghanistan!
Viltà, solo vigliaccheria e malvagità gratuita da chi non ha mai provato a mettersi in gioco, non ha mai avuto le “palle” il coraggio per farlo, perché non può comprendere non possiede un briciolo di onore e non conosce i valori sportivi . Avrei voluto vedere questi pupazzi, burattini dei social, cosa avrebbero fatto al posto della nostra brava atleta Angela Carini. Solo chi ha praticato sport agonistico può comprendere la frustrazione che si prova quando un qualsiasi incontro sportivo è già compromesso in partenza perché non puoi competere né lottare per motivazioni che nulla hanno a che vedere con l’imparzialità, il coraggio perché non garantisce la regolarità di qualsiasi match .
Le Boldrini, le Piccoloti e le Schlein purtroppo ci sono.