“Sono pronto”. Fitto, da Bari a Bruxelles: la storia di un politico coerente mai stato a sinistra
Che Raffaele Fitto, designato come nuovo commissario europeo, fosse un predestinato lo si vide quando, poco più che ventenne, fu eletto consigliere regionale della Dc in Puglia. Il padre, Salvatore, che di quella Regione era stato presidente, era morto prematuramente due anni prima in un incidente stradale.
E lui era cresciuto in un ambiente moderato ma nettamente opposto alla sinistra.
Il balzo verso le europee e l’adesione al centrodestra
Con la fine della “balena bianca, Fitto sceglie di aderire al Cdu di Formigoni e Buttiglione. Non vuole passare nel centrosinistra ma costruire una formazione che si allei con la destra. Viene rieletto al consiglio regionale nel 1995 ma quattro anni dopo fa il grande balzo verso Strasburgo. Si candida con Forza Italia e conquista il seggio.
Gli anni di Fitto alla Regione
L’anno dopo, il 2000, Fitto lancia la sfida al centrosinistra e si candida a presidente della Regione sulle orme paterne. Vince e diventa, soli 31 anni, il più giovane presidente di Regione della storia della Repubblica.
Governa bene ma cinque anni dopo, davanti a Nichi Vendola, perde le elezioni per una manciata di voti, lo 0,6%.
Ritorna l’anno successivo in Parlamento e viene riconfermato il 2008 quando diventa ministro per gli affari regionali.
Il 2010, dopo la riconferma di Vendola, si dimette da ministro assumendosi la responsabilità della sconfitta, ma le dimissioni vengono respinte. Ritorna in Parlamento il 2013 ma l’anno dopo viene rieletto a Strasburgo.
La capacità di Fitto di sopravvivere dopo la rottura con Berlusconi
La storia complessa e prestigiosa di Berlusconi contempla, allo stesso tempo, il triste epilogo dei delfini designati, quasi tutti scomparsi politicamente. Raffaele Fitto, anche in questo, è stato positivamente “anomalo”. Ha rotto con il fondatore di Forza Italia perché non accettava una deriva progressista del partito(cosa che, peraltro, poi non avvenne) e di sua sponde se ne è andato. Ha fondato un movimento indipendente portandolo ad allearsi con FdI per costruire una destra moderna che accogliesse anche un segmento importante del pensiero cattolico di centro.
Il passaggio con Fratelli d’Italia
Fitto rompe con Berlusconi dopo il Patto del Nazareno che segna una sorta di avvicinamento di Forza Italia al Pd. Fonda il gruppo dei Conservatori e riformisti e poi Direzione Italia.
il 6 dicembre 2018 Direzione Italia di Fitto si federa con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni in vista delle elezioni europee del 2019, con l’obiettivo di dare vita a un nuovo partito conservatore. Alle elezioni si piazza dietro alla Meloni nella circoscrizione Italia meridionale con 87 774 voti, di cui 55 528 raccolti nella sola Puglia. Il 19 giugno 2019 viene scelto come co-presidente del gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei. Il 29 ottobre Direzione Italia confluisce in Fratelli d’Italia, partito nel quale Fitto entra a far parte.
Il 2022 e il ministero del Pnrr
Dopo la vittoria alle politiche del 2022, Fitto diventa Ministro per il Pnrr e i fondi di coesione. Trova una situazione di stallo e mette mano con decisionismo alle risorse, ottenendo risultati straordinari che fanno dell’Italia la prima Nazione europea in termini di spesa del Piano di resilienza. Oggi la designazione a Commissario Ue che corona una grande carriera. Con un grande avvenire davanti le spalle.
Le parole di Fitto: “Pronto a dare il mio contributo al servizio dell’Europa “
“Ringrazio il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Consiglio dei ministri per la fiducia accordata nell’indicarmi a ricoprire il ruolo di membro della Commissione europea. Attendo adesso con fiducia i prossimi passaggi previsti dai Trattati per il completamento del processo di nomina” ha detto Fitto.
“Nei prossimi cinque anni, la Commissione guidata da Ursula Von der Leyen avrà un ruolo fondamentale per il rafforzamento dell’Unione europea, del benessere e della sicurezza dei suoi cittadini nonché per favorire la soluzione delle maggiori crisi internazionali – ha aggiunto il designato -. Sono pronto a dare il mio contributo per raggiungere questi obiettivi”.