Venezuela, dal regime di Maduro “escalation di repressione”: arresti anche tra i deputati. Sospeso X
È una repressione su larga scala quella che si sta consumando in Venezuela, dove dopo le contestate elezioni del 28 luglio il regime di Nicolas Maduro fa registrare continui arresti e perquisizioni indiscriminati ai danni degli oppositori. Gli ultimi di cui si è avuta notizia sono quelli del deputato Williams Davila, che proprio ieri aveva rilasciato un’intervista all’agenzia di stampa italiana Adnkronos, e dell’ex deputato Americo de Grazia, uno dei simboli dell’opposizione che in passato aveva trovato protezione nell’ambasciata italiana. La notizia è stata diffusa dalle famiglie e dalle forze di opposizione, che denunciano una “escalation di repressione”. Fra gli arrestati vi sono anche cittadini di origine italiana o con doppia cittadinanza, rispetto ai quali la Farnesina ha già attivato tutti i canali diplomatici. Nella notte è arrivata anche la notizia della sospensione di X per 10 giorni, che secondo Maduro inciterebbe “alla guerra civile”.
L’arresto del deputato Williams Davila: “Nessuna notizia sulla sua sorte”
“Siamo sconvolti nell’annunciare che soltanto 5 ore dopo l’intervista dell’amico On. Williams Dávila all’Adnkronos, nella quale lo stesso si è appellato alla Premier Giorgia Meloni e poche ore dopo la mia ultima telefonata con lui, a Caracas, il regime lo ha sequestrato illegalmente in piazza attraverso i collettivi”, ha detto Alessandro Bertoldi, direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman, con sede a Roma e presente in oltre 30 Paesi. “Non abbiamo più notizie circa le sue sorti, siamo in costante contatto con la sua famiglia e con gli Amici dell’opposizione venezuelana”, ha spiegato Bertoldi all’Adnkronos. “Williams – ha aggiunto – è un vero leone della libertà, è stato governatore di Merida e membro del parlamento, è uno dei più affermati leader dell’opposizione e da 5 anni fa parte del Comitato scientifico del nostro Istituto Friedman. Williams è anche cittadino portoghese”.
La scomparsa dell’ex deputato simbolo dell’opposizione, Americo de Grazia
“Chiediamo immediatamente alla Comunità internazionale e in particolare ai governi di Portogallo e Italia – ha proseguito Bertoldi – ogni sforzo possibile per la sua liberazione, così come per quella di tutti i prigionieri politici in Venezuela. Denunciamo inoltre la sparizione dell’On. Americo de Grazia, altro amico, storico volto dell’opposizione venezuelana e cittadino italiano, del quale non si hanno più notizie da oltre 24 ore. L’Unione Europea ha il dovere morale, civile e giuridico di intervenire ed esercitare ogni pressione per la liberazione dei dissidenti politici, tanto più quando questi sono anche cittadini europei”.
Secondo Maria de Grazia, figlia dell’ex deputato simbolo dell’opposizione a Maduro, suo padre sarebbe detenuto nella sede del Servizio d’intelligence nazionale bolivariano (Sebin), conosciuta come El Helicoide, nella capitale del Venezuela. “Non sappiamo quali accuse siano mosse contro di lui. Non hanno un mandato di cattura nei confronti di mio padre, non abbiamo prove di vita, non sappiamo in che condizioni lo tengono”, ha denunciato la donna su Instagram.
Nel Venezuela di Maduro ondata di arresti anche nella società civile
Ma questi arresti “eccellenti” sono solo gli ultimi di una lunga serie, della quale ormai diventa complicato tenere la contabilità: si parla di oltre 2.200. L’agenzia Nova riferisce di numerosi arresti ai danni di esponenti dell’opposizione guidata da Maria Corina Machado e Eduardo González Urrutia non solo di dirigenti di partito, ma anche funzionari comunali, professori e le loro famiglie, avvocati, attivisti per i diritti umani, minorenni, persone con disabilità. Del resto lo stesso Maduro si è fatto vanto di un’operazione di massa per catturare e arrestare i manifestanti che ha accusato di essere “terroristi” e “criminali”.