Vertice del centrodestra, orgoglio e idee chiare: “Ripartiamo compatti tagliando le tasse”

30 Ago 2024 16:11 - di Leo Malaspina

“Da trent’anni il Centrodestra conferma la propria solidità e compattezza, con la capacità di trovare sempre la sintesi tra le diverse identità che lo compongono e dare risposte ai cittadini”. L’orgoglio e un po’ di ironia nei confronti dei gufi di sinistra emerga tra le righe della nota congiunta diffusa dal Centrodestra dopo il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi a cui hanno preso parte Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi. Nel giorno dell’indicazione di Raffaele Fitto come candidato italiano per la Commissione Ue, i tre partiti di maggioranza rinnovano il patto di governo e mettono fine agli inciuci e ai pettegolezzi che hanno tenuto banco nel corso dell’estate, alimentate dall’opposizione. erose, e ad offrire sgravi fiscali alle imprese che assumono.

La premier Giorgia Meloni, nel corso del Cdm e del vertice di maggioranza, ha tracciato i suoi punti fermi in vista della stesura della prossima legge di bilancio. Viene confermata dunque la volontà di prorogare il taglio del cuneo fiscale e contributivo – in vigore dal 1 maggio 2023 per i redditi fino a 35mila euro – e gli sgravi fiscali in favore delle famiglie più numerose. La coalizione di centrodestra, in una nota congiunta dopo il vertice a Palazzo Chigi, specifica che le legge di bilancio “come le precedenti, sarà seria ed equilibrata”.

Il centrodestra riparte unito dopo l’estate

“I leader hanno rinnovato il patto di coalizione, garanzia di efficacia e concretezza dell’azione di governo. Un bilancio positivo sostenuto da dati macroeconomici incoraggianti, a partire dal buon andamento della crescita dell’occupazione. È stata ribadita l’unità della coalizione e sono determinati a continuare il lavoro avviato per tutta la legislatura, portando a compimento le riforme messe in cantiere e attuando il programma votato dai cittadini”, è scritto nella nota diffusa dopo il Cdm. “Anche per questo la prossima legge di bilancio, come le precedenti, sarà seria ed equilibrata, e confermerà alcune priorità come la riduzione delle tasse, il sostegno a giovani, famiglie e natalità, e interventi per le imprese che assumono. Totale sintonia su tutti i dossier, a partire dalla politica estera. Soddisfazione per la rinnovata autorevolezza e affidabilità dell’Italia nello scenario globale, come ribadito anche dal successo della presidenza italiana del G7, e condivisione sulla crisi in Medio Oriente e sulla posizione del governo italiano relativamente alla guerra in Ucraina”.

Meloni: “Orgoglio del lavoro fatto”

“Mi auguro che siate riusciti a ricaricare un po’ le batterie, perché è una energia che ci servirà per affrontare la stagione e un’agenda particolarmente fitta. – ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’inizio del Cdm – Non che quella che ci siamo lasciati alle spalle sia stata da meno, e penso che dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto fin qui – a partire dalle grandi riforme che abbiamo messo in cantiere – autonomia, giustizia, premierato, la cui capacità di cambiare le cose è direttamente proporzionale all’opposizione che stanno facendo quelli che vogliono conservare lo status quo. Dobbiamo andare avanti senza paura, perché abbiamo promesso che avremmo lasciato un’Italia migliore di come l’abbiamo trovata e se questo è l’obiettivo dobbiamo entrare a fondo nei problemi e risolverli con coraggio. Cambieremo le cose che non funzionano e faremo quello che va fatto”. “Saranno solo gli italiani, alla fine della legislatura, a giudicarci – ha aggiunto -. E mi pare sia anche la linea che stamattina abbiamo condiviso in una bella riunione di maggioranza con Matteo, Antonio e Maurizio Lupi. Dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto ma non abbastanza da non darci l’obiettivo di farlo ancora meglio”.

“Come sempre, e su tutto, la nostra forza principale è l’unità e la compattezza della maggioranza di governo. Non è un caso che ogni giorno si raccontino teorie che hanno come obiettivo proprio minare quella compattezza, e che l’opposizione cerchi ogni escamotage per cercare di divaricarci”, le parole del presidente del Consiglio.

“Ma noi sappiamo che sono tentativi inutili. Perché con tutte le sfumature che distinguono i partiti della maggioranza, e che io considero una ricchezza, noi stiamo insieme da trent’anni non per interesse, ma per compatibilità di visione. Quello che dobbiamo fare è continuare a portare avanti il programma votato dagli italiani, che è una sintesi perfetta della nostra visione e del valore aggiunto di ogni partito nella coalizione“, ha aggiunto. “Come ho detto altre volte, sono i risultati di governo l’unico vero metro per giudicare la compattezza di una maggioranza. E noi stiamo facendo il nostro lavoro”.

Il sud e l’assegno unico

“Sono dati che dovremmo raccontare, di più e meglio, perché non lo faranno molti altri. Pensate ai dati che ci arrivano dal rapporto Svimez sulla crescita del Pil nel Sud, che nel 2023 è cresciuto più della media nazionale, cosa che non accadeva dal 2015, di quasi mezzo punto percentuale”, ha evidenziato Meloni.

“Dato che contrasta con la narrazione, distorta, della sinistra che ci dipinge come nemici del Mezzogiorno, che vogliono umiliare il Sud e spaccare l’Italia con l’autonomia differenziata. Perché non possono dire la verità, e cioè che con questo governo gli investimenti al sud sono aumentati del 50%, che significa che si poteva fare anche prima, ma non è stato fatto. Il punto è che noi sappiamo che l’Italia cresce davvero solo se riesce a rimettere in moto tutta la sua economia e tutti i suoi territori.

“Qualche funzionario Ue e non il governo vuole far saltare assegno unico”

“Tornando alla legge di bilancio, ricordo che la manovra è ancora da scrivere e per questo consiglio grande prudenza – lo dico voi per primi, così come lo dirò ai gruppi parlamentari di maggioranza – nel commentare misure e interventi di cui ha parlato finora la stampa ma che non sono mai neanche state proposte. E per carità accade prima di ogni legge di bilancio che si scrivano cose non vere, quello che mi colpisce è che se ne continui a parlare anche dopo che le notizie vengono smentite dai diretti interessati, come nel caso dell’assegno unico di ieri”, ha detto la pemrier.

I successi sul fronte dei migranti

“Possiamo dirci particolarmente soddisfatti del lavoro che stiamo facendo sul governo dei flussi migratori, e segnatamente per contrastare l’immigrazione clandestina e i trafficanti di esseri umani. Il cambio di passo c’è, e si vede. Lo vediamo dai numeri, ovvero dalla tendenza decrescente degli sbarchi, che si sta progressivamente consolidando. Ad oggi, rispetto allo stesso periodo del 2023, gli sbarchi sono diminuiti del 64%, e quasi del 30% rispetto al 2022. I risultati di un lavoro lungo e faticoso, quindi, cominciano ad arrivare, soprattutto se teniamo conto del quadro estremamente problematico nel quale operiamo. Il cambio di passo c’è, e si vede anche in Europa. Il paradigma è notevolmente cambiato rispetto a quando in Europa si discuteva soltanto su come redistribuire tra i 27 Stati Ue gli immigrati che sbarcavano all’interno dei nostri confini”. Lo rivendica la premier Giorgia Meloni, nelle sue comunicazioni in apertura di Cdm oggi, il cui testo è in possesso dell’AdnKronos.

“Ricordo che nell’Agenda strategica approvata nella prima riunione del Consiglio europeo di questa legislatura c’è molto dell’approccio italiano e delle priorità che abbiamo sempre individuato: difesa suoi confini esterni, contrasto all’immigrazione irregolare di massa e impegno per stroncare il business disumano dei trafficanti di esseri umani, che lucrano sul legittimo desiderio delle persone di cercare condizioni di vita migliori di quelle che hanno. I dati ci dicono che le politiche che stiamo portando avanti, le scelte che abbiamo preso, l’inteso lavoro diplomatico e internazionale del Governo nel suo complesso con le Nazioni africane e gli accordi che abbiamo sottoscritto con loro – a partire da Tunisia e Libia – sono giuste e funzionano. Diminuiscono gli sbarchi e, cosa più importante, diminuiscono anche i morti e i dispersi in mare. Anche su questo punto la tendenza decrescente si sta consolidando, e questo ci rende particolarmente orgogliosi perché è la dimostrazione di quello che abbiamo sempre sostenuto: l’unico modo per impedire altre tragedie in mare è fermare le partenze e combattere i trafficanti senza scrupoli”, si è detta convinta la premier.

La relazione di Giorgetti in Cdm

Nel corso del Consiglio dei ministri, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha poi illustrato le nuove procedure di bilancio, compreso il Piano strutturale di bilancio di medio termine. Si tratta – rende noto il ministero – del documento, introdotto dalla riforma delle regole del Patto di stabilità e crescita, che l’Italia dovrà presentare alla Commissione europea entro il 20 settembre prossimo. E’ il primo atto formale conseguente la riattivazione dei vincoli e delle procedure del Patto di stabilità e crescita, sospesi per fronteggiare gli effetti economici della pandemia e modificati dalla riforma entrata in vigore alla fine dello scorso aprile. Il Piano, che ha come obiettivi prioritari la definizione del percorso della spesa netta aggregata, delle riforme e degli investimenti da realizzare in un determinato periodo, dopo l’approvazione da parte del Cdm sara’ sottoposto al via libera del Parlamento prima di essere inviato a Bruxelles. Una procedura scelta dall’Italia. L’obiettivo principale del documento e’ la definizione di una traiettoria per il nuovo aggregato di riferimento, la spesa netta, coerente con le nuove regole e l’orizzonte stabiliti dalla Commissione per il rientro dai deficit eccessivi da realizzare attraverso un piano di rientro che ha una durata di quattro anni, estendibile fino a sette anni nel rispetto di particolari criteri.

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