Weber a Roma vede Meloni e “promuove” Fitto commissario Ue: “Come sempre è stato un buon incontro”
Un’ora e quaranta minuti di colloquio a Palazzo Chigi: l’europarlamentare e capogruppo del Partito popolare europeo all’Eurocamera, Manfred Weber, ha incontrato la premier Meloni. Prima di raggiungere la presidente del Consiglio il numero uno dei popolari ha incontrato il ministro per le Politiche Ue, la Coesione, il Sud e il Pnrr Raffaele Fitto. E’ in discesa la sua nomina al ruolo di commissario europeo per l’Italia. Le stesse parole di Weber confermerebbero il buon esito in tal senso: “E’ stato un buon incontro, come sempre“, ha risposto ai cronisti il presidente del Ppe al termine dell’incontro con il ministro.
La premier Meloni dunque, torna a Palazzo Chigi subito con la testa a dossier cruciali per la politica interna e internazionale. Il fatto che Weber uomo forte negli equilibri di Bruxelles, si sia recato a Roma un giorno intero per incontrarsi con la premier e, in serata, con il ministro Tajani è un avviso a chi appareccchia sempre una narrazione ostile. Segnatamente un avviso a quella sinistra politica ed editorale che gode nel segnalare una premier “isolata”; che si diverte nella titolazione a parlare di “schiaffi” all’Italia in ogni contesto: termine amatissimo da quando il centrodestra è al governo. L’incontro tra Weber e Meloni è un avviso ai naviganti: l’Italia è al centro delle interlocuzioni europee. Tanti i temi affrontati sul tavolo, ma uno su tutti è cruciale: il nome del Commissario europeo da proporre a Bruxelles. E la casella Fitto è una casella strategica importante per il governo italiano.
La scadenza per la proposta ufficile del nome è vicina, il 30 agosto, venerdì prossimo, quando ci sarà anche la riunione del cosiglio dei ministri. E Ursula Von der Leyen attende la decisione. L’incontro di Palazzo Chigi lascia intendere che si arriverà a Raffaele Fitto. L’attuale ministro per gli Affari europei ha buoni rapporti con Weber e gode di un’ottima considerazione all’interno del Ppe. Il che segnala che non solo il governo ma anche FdI-Ecr è al centro delle dinamiche Ue.
Un altro punto chiave della “trattativa” improntata da Weber con Fitto, Meloni e Tajani – secondo quanto filtra al “Corriere della Sera”- vista la discesa non prevista a Roma dell’europarlamentare tedesco, riguarda il tema del vicepresidente esecutivo: ruolo di prestigio e di “portafoglio” a Bruxelles: dopo lo strappo di Ecd su Von der Leyen si pensava che l’Italia si fosse ipotecata la possibilità di ottenere tale incarico. Il lavoro di cucitura della premier delle ultime settimane invece potrebbe aver portato frutti. Alla faccia dell’isolamento dell’Italia.