Alluvione in Emilia Romagna, Bignami inchioda la Regione: “Su 136,5 milioni stanziati, ne ha spesi zero”
“Sono soddisfatto delle prime misure messe in campo dal governo, dopo il consiglio dei ministri per le regioni colpite dal maltempo, ma va detto che ora serve di iniziare a fare una vera prevenzione”: Galeazzo Bignami, viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, guarda oltre la nuova emergenza alluvione (“Siamo sempre a fare discorsi ex post, dopo i danni, sul risarcimento”).
“Intanto – dice intervistato dall’AdnKronos – dobbiamo conoscere la situazione attuale, serve prima di tutto che la Regione condivida le criticità esistenti sul reticolo idrogeografico. Sono infatti dati che la Meloni ha chiesto ripetutamente: a maggio 2023, a giugno 2023, e l’ho fatto anche io con tanto di posta certificata ad agosto del 2023″, sottolinea.
“In 500 giorni la regione Emilia-Romagna non ha mai risposto”. “Oggi bisogna distinguere tra il ruolo di Figliuolo, che è stato chiamato per la ricostruzione, per ricostruire quanto danneggiato nel maggio 2023, e il contrasto al dissesto idrogeologico, di cui commissario era Bonaccini, sono cose diverse”, dice l’esponente di FdI.
Per il politico bolognese “da sinistra, invece hanno attaccato il governo, dicendo che Meloni doveva riferire in Aula perché Figliuolo non stava ricostruendo, mischiando le cose, visto che il generale si occupa di post alluvione”. “Noi – assicura – citiamo dati, gli enti locali devono segnalare le condizioni di criticità presenti sul territorio, e mai nulla ci è stato mandato”.
“Musumeci ha parlato di scintille elettorali? La campagna elettorale c’è perché il presidente Bonaccini ha deciso di dimettersi per andare in Europa. A sinistra lo volevano pure come commissario per l’alluvione, quindi è per questo che siamo al voto” una scelta “legittima” quella del democratico che “ha dovuto interrompere anche il ruolo di commissario per il sisma”. Ora però è scontro tra maggioranza e opposizione: “Figliuolo – aggiunge Bignami – un mese fa aveva chiesto di tenere fuori l’alluvione dalla campagna elettorale, noi a quel punto non abbiamo detto nulla sull’alluvione, abbiamo accolto la sua richiesta, ma invece Bonaccini, Schlein, Priolo ne parlavano ogni giorno”, lamenta l’esponente di governo.
“A questo punto abbiamo dovuto fare discovery sui numeri, visto che il Pd aveva detto che non avevano ricevuto nulla in Regione, abbiamo lasciato parlare i dati oggettivi, numeri e leggi, sulle opere relative alla sicurezza idraulica, su quanto dato alla Regione”, aggiunge il viceministro ricordando “l’ordinanza 6, con 94 milioni messi a disposizione a fronte di una spesa di 49, e ancora l’ordinanza 15, con 33,5 milioni dati e rendicontati 0, l’ordinanza 8: 103 milioni approntati e anche qui rendicontati 0″.
“Per il sindaco di Ravenna Michele De Pascale sono stati messi a disposizione 40 milioni, ma ha speso zero”, ha poi concluso: “Ma noi nella conferenza stampa ci siamo limitati a quanto avuto dalla regione”.
I comunisti sono falsi anche nei nomi….
Sinistra buoni a nulla, ma capaci di scaricare le loro colpe su altri .
Vergogna.