Arianna Meloni: “Ci attaccano in tutti i modi, ma non funziona. Se ne facciano una ragione: non molliamo”

14 Set 2024 22:00 - di Redazione
arianna meloni

“È stata un’estate curiosa, ma in realtà da più di un anno qualsiasi cosa succeda mi tirano in mezzo, spesso con narrazioni inventate a arte. A un certo punto, il dubbio… Mi dico: qual è il gioco? “. Arianna Meloni, responsabile adesioni e segretaria politica di FdI, lo ha detto intervenendo al Lido degli Estensi all’incontro “L’Italia e i territori, come cambia l’Emilia-Romagna”, durante il quale si è soffermata anche sulla richiesta di una condanna a sei anni nei confronti di Matteo Salvini avanzata dai pm del processo Open Arms.

Arianna Meloni sulla richiesta di condanna per Salvini: “Sono rimasta basita”

“Sono rimasta basita, se un ministro che fa il suo lavoro rischia sei anni allora è surreale”, ha detto Arianna Meloni, preceduta sul palco dalla candidata del centrodestra alla Regione Emilia Romagna Elena Ugolini. “Se ci mobilitiamo veramente perché non possiamo fare quello che è già successo nelle Marche, a Ferrara o a Forlì?”, ha detto la candidata civica del centrodestra. Che, tra gli applausi, ha spiegato di riconoscersi nei valori di FdI “rappresentati al meglio da Giorgia Meloni, dall’attenzione ai valori della famiglia, della persona, del lavoro, alla tutela della coesione nazionale”.

Lollobrigida? “Fa il ministro perché è bravo, se ne facciano una ragione”

“Hanno provato ad attaccare Giorgia in tutti i modi, ma non ci sono riusciti. Poi sono passati alle persone vicine, prima Giambruno, poi Lollobrigida, poi dov’è Meloni, non si trova più. Un atteggiamento decisamente esagerato con una morbosità curiosa”, ha ricordato la dirigente di FdI e sorella del premier, che poi si è soffermata anche sugli attacchi nei confronti del ministro Francesco Lollobrigida. “Questa di Lollobrigida è una storia curiosa. Se ne facciano una ragione: lui fa il ministro perché è bravo. Non c’è nessuna ragione di familismo. È riconosciuto così. Il ruolo che ha Francesco Lollobrigida non è legato a motivi di altra natura, ma perché lo deve al suo percorso. Adesso è partita la moda di dire che lo cacceranno dal governo. Ma pietà, noi siamo gente seria”, ha commentato Arianna Meloni, che non si è sottratta anche a un commento sul caso Sangiuliano.

“Sangiuliano è stato un ottimo ministro, la vicenda è chiusa”

“La vicenda è chiusa. Se n’è parlato fin troppo. È una vicenda dolorosa. Sangiuliano è stato un ottimo ministro. È stato un ministro onesto. È una persona brava e competente. Si è dimesso per una faccenda del tutto personale, una faccenda di gossip montata dalla stampa in maniera decisamente eccessiva”, ha detto, sottolineando che “direi, anche basta. Risponderei come hanno risposto gli imprenditori a Cernobbio”. E ai cronisti che le chiedevano se potessero essere coinvolte altre persone, la responsabile della segreteria politica di FdI ha ribadito che “sono ricostruzioni fantasiose, lo hanno confermato tutti”.

“Non siamo ricattabili, e questo dà fastidio”

“Noi siamo la politica della coerenza al servizio della gente. Non essendo ricattabili, noi siamo qui solo grazie agli italiani. E questa è una cosa che dà fastidio, perché non abbiamo mai fatto inciuci, non ci siamo mai venduti”, ha proseguito, chiarendo che la classe dirigente di FdI è composta da “un esercito che fa politica da tanti tanti anni perché voleva cambiare le cose senza nessun interesse personale. La politica è l’impegno è più duro”. E, dunque, non c’è “narrazione fantasiosa” che tenga. “Se ne facciano una ragione, perché noi non molliamo. Se ci devono attaccare, lo facciano sui temi”, è stata l’esortazione della sorella del premier. “Oggi – ha aggiunto – siamo ripartiti per una nuova fase e siamo ancora più concentrati e determinati di prima. Arrivare al governo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza”.

“Con questa opposizione non facciamo altro che crescere nei sondaggi”

“Giorgia – ha poi ricordato Arianna Meloni – disse ‘noi arriveremo preparati, auguratevi di esserlo anche voi’. Ma non sono preparati nel merito di quello che stiamo facendo. Con questa opposizione noi non facciamo altro che crescere nei sondaggi. Noi stiamo portando avanti il programma punto per punto. Noi stiamo dando un insegnamento all’opposizione e gli italiani ce lo stanno riconoscendo. Che è poi quello che ci dà la forza”.

Arianna Meloni: “Non sono il capo del partito, da me passa solo ciò che è di mia competenza”

Anche sul fatto che tutto passerebbe da lei, Arianna Meloni ha voluto riportare le cronache politiche alla realtà dei fatti. “Noi siamo un partito con una sua organizzazione, molto definita, al di là di come lo raccontano. Quest’anno apriamo la stagione congressuale di tutti i comuni d’Italia, siamo un partito radicato”. “A livello nazionale ci sono vari dipartimenti che riguardano ogni singolo tema: io nello specifico mi occupo di tesseramento e di segreteria politica e sono responsabile di uno dei dipartimenti nazionali. Tesseramento e segreteria politica non vanni confusi con il segretario, che noi non abbiamo perché abbiamo il presidente del partito”, cioè Giorgia Meloni.

“Ho iniziato a fare politica molto tempo fa e ho rapporti umani con gran parte dei nostri dirigenti e ho una storia e un percorso che mi rendono abbastanza autorevole ma non sono il capo del partito. Anche su questo voglio essere chiara: c’è la narrazione che tutto passa per me, non è vero. Passa per me quello che mi compete”. “Io quando arrivo in queste manifestazioni mi commuovo sempre. In questi periodi in cui le pressioni sono tante, ritornare a casa nelle nostre manifestazioni, perché noi siamo un partito di militanza, dei circoli, un esercito che lavora nei territori, credo che questi momenti siano sempre molto importanti. Vorrei essere più rilassata, ma sicuramente – ha ammesso Arianna Meloni – il periodo è un po’ teso”.

 

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