Armi ucraine in Russia, Strasburgo dice sì. Il Pd si spacca: in 8 votano contro. Il giallo dell’Annunziata

19 Set 2024 16:15 - di Stefania Campitelli

Via libera del Parlamento europeo all’utilizzo delle armi consegnate all’Ucraina anche in territorio russo. L’Aula di Strasburgo ha approvato, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina. “Si invita gli Stati membri  – si legge – a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo“.

Armi ucraine in Russia, l’Europarlamento dice sì

Gli italiani hanno sostanzialmente votato a favore, tranne alcune eccezioni tra le file del Pd. Ancora una volta il partito di Elly Schlein procede in ordine sparso sui temi caldi dell’agenda europea (Ucraina, Medioriente, transizione green).  In 8 hanno votato contro l’alleggerimento delle restrizioni all’uso delle armi. Tra questi Camilla Laureti, Annalisa Corrado, Alessandro Zan, Sandro Ruotolo, tutti vicini alla segretaria Elly Schlein, il capodelegazione Nicola Zingaretti, oltre a Antonio Decaro, Matteo Ricci e Brando Benifei. Hanno votato invece a favore Pina Picierno (vicepresidente del Pd all’Europarlamento) ed Elisabetta Gualmini. Molti anche i “non votanti”. Schede degli eurodeputati dem non inserite nel sistema al momento del voto sul punto 8. Emblematico il caso di Lucia Annunziata che rettifica il suo voto. In un primo tempo registrata tra gli astenuti ,la giornalista, eletta indipendente a Strasburgo, ci tiene a far sapere  di avere in realtà  votato contro il paragrafo 8.

Il Pd si spacca: in 8 votano contro il paragrafo 8

Picierno e Gualmini avevano reso pubblica la dichiarazione di voto via social. “Voterò a favore dell’articolo 8 che invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all’uso delle armi – scrive Picierno –  che ostacolano la capacità dell’Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all’autodifesa secondo il diritto internazionale. Voterò convintamente in linea col gruppo dei Socialisti e Democratici”. Gualmini puntualizza: “Sto dalla parte della democrazia e della difesa della libertà. Non sto dalla parte dei Vannacci, dei Bardella, dei Patrioti e dei filo-putiniani ormai presenti in dosi massicce al parlamento europeo”. Compattamente contrarie al paragrafo 8 le delegazioni di Lega e Fratelli d’Italia e, a sinistra, Movimento 5 Stelle e Avs. Tutto coerente con le precedenti dichiarazioni. Da sempre la premier Meloni si è espressa contro l’uso delle armi in territorio russo. Sì invece al testo nel suo insieme.

FdI dice no al paragrafo, sì al testo nel suo insieme

Hanno votato a favore, tra gli altri, il capodelegazione  Carlo Fidanza, Pietro Fiocchi, Nicola Procaccini, la vicepresidente del Parlamento Antonella Sberna. Qualche divisione anche in Forza Italia: in tre (Caterina Chinnici, Salvatore De Meo, Flavio Tosi), hanno votato contro la conferma dell’emendamento. Gli stessi eurodeputati di Forza Italia-Ppe hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, come Fdi. Contraria sia al testo della risoluzione nel suo insieme che al paragrafo 8, invece, la Lega, che milita nel gruppo Patrioti per l’Europa. Spaccato anche il gruppo di Left: alcuni eurodeputati, come la ‘capitana’ Carola Rackete, hanno votato a favore della risoluzione, altri contro.

Domani von der Leyen a Kiev

Intanto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annuncia che domani, venerdì, sarà in visita a Kiev. Nel Kursk prosegue la controffensiva di Mosca, che ha distrutto 30 veicoli militari di Kiev

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