Bilaterale Meloni-Starmer: “Legame solido, il modello Albania è una ricetta”. E la sinistra va in crisi

16 Set 2024 16:04 - di Elsa Corsini

“Sono molto contenta di accogliere a Roma per la prima volta il primo ministro Starmer. La visita conferma una collaborazione estremamente solida. I nostri governi lavorano fianco a fianco per cercare risposte strutturate di lungo periodo alle sfide del nostro tempo”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine del bilaterale (il terzo) con il primo ministro britannico Keir Starmerm nella cornice di Villa Doria Pamphilj. Sul tavolo dell’incontro soprattutto il dossier immigrazione, ma anche le guerre (Ucraina e Medioriente) e le emergenze economiche in un’ottica di partenariato. Il premier britannico, fin dalla vigilia, aveva dichiarato l’obiettivo della missione: studiare da vicino il modello italiano contro gli sbarchi, che ‘lavora a monte’ sulle partenze.

Meloni-Starmer: legame solido su tutti i fronti

“Siamo anche d’accordo sul fatto che non bisogna avere timore ad esplorare soluzioni nuove per fronteggiare l’emergenza migranti”, ha aggiunto Meloni. “Abbiamo offerto elementi per comprendere meglio questo meccanismo del protocollo Italia-Albania. Io e il primo ministro Starmer siamo d’accordo sulla necessità di intensificare la lotta ai trafficanti di vite umane”. Alla stampa presente la premier ha sottolineato di aver registrato da parte del premier britannico un forte interesse sui centri per migranti in Albania. “È un modello che non era stato sperimentare da nessuna parte. Se funziona tutti capiscono che può diventare una chiave di volta per affrontare in maniera diversa i flussi migratori”,

Starmer: approccio pragmatico e non sugli espedienti

“Il Regno Unito – ha detto a sua volta Starmer – ha oggi un governo incentrato sul pragmatismo, invece che sugli espedienti anche per affrontare il fenomeno dell’immigrazione illegale. Quando vediamo una sfida, discutiamo con i nostri amici e alleati dei diversi approcci che vengono adottati e guardiamo cosa funziona. E questo è l’approccio che abbiamo adottato oggi. Ed è stata una giornata molto produttiva”.

La sinistra ‘rosica’: ma quale modello, un truffa…

Prima ancora che si tenesse la conferenza stampa congiunta la sinistra già straparlava di inganno, truffa, scandalo. Spiazzate dal nuovo ‘colpaccio’ della premier Meloni, che seduce  un leader laburista, le opposizioni intonano la solita litanìa. “Il modello Albania semplicemente non esiste. Starmer elogia Meloni per diminuzione sbarchi? C’è da chiedersi a quale prezzo accade tutto questo”. Così un Angelo Bonelli furioso. Elly Schlein non è da meno mentre in Gran Bretagna i laburisti più riottosi insieme alle Ong perdono le staffe. Il Refugee Council e Amnesty International sollecitano il premier britannico a evitare altri “espedienti”. E la ministra degli Interni, Yvette Cooper, si precipita a dire che al momento Londra non considera l’introduzione di un ‘programma Albania’. Il ministro degli Esteri David Lammy ieri invece aveva dichiarato di  considerare l’ipotesi di introdurre un piano simile a quello italiano.

Dichiarazione congiunta di partenariato

Al termine del vertice  è stata adottata una Dichiarazione congiunta, che conferma l’ambizione di entrambi i capi di governo a continuare a “rafforzare e approfondire il partenariato strategico tra le due Nazioni in ogni ambito di comune interesse”. Italia e Regno Unito sono legate da relazioni d’eccezione. E da un dialogo costante in materia di politica estera, difesa e sicurezza, a partire dal programma Global Compact Air Program, di cui hanno ribadito la valenza strategica. Nel corso dei colloqui “particolare attenzione è stata dedicata al contrasto della migrazione irregolare. I due leader intendono rafforzare la cooperazione nella lotta al traffico e alla tratta degli esseri umani – sottolinea una nota di Palazzo Chigi – con particolare attenzione alla dimensione giudiziaria. Nonché nel partenariato con gli Stati di origine e di transito. Proseguendo nel solco della collaborazione avviata nell’ambito del Processo di Roma, in particolare in materia di rimpatri volontari assistiti”.

Il contributo essenziale di Interpol ed Europol

I due premier hanno riconosciuto che il rafforzamento del coordinamento con i partner internazionali, anche attraverso laddove possibile Interpol e Europol, è essenziale per massimizzare gli sforzi. “È stata anche passata in rassegna – continua la nota – la profondità delle relazioni bilaterali economiche, culturali, scientifiche, nell’ambito dell’innovazione e degli scambi giovanili. E l’intenzione di fare di più in tutti i settori, con particolare soddisfazione per le nuove decisioni di investimento annunciate oggi a margine della visita. L’incontro ha fornito, infine, l’occasione per un aggiornamento sui principali temi dell’agenda internazionale, in particolare il conflitto in Ucraina e la situazione in Medio Oriente”. Regno Unito e Italia – ha detto Starmer – condividono gli sforzi per il cessate il fuoco in Medio Oriente. È un obiettivo non facile, ma è urgente e vitale”.

Foti e Fidanza: è il riconoscimento ufficiale delle nostre politiche

“Se ancora ve ne fosse bisogno, anche oggi dal primo ministro britannico Starmer nell’incontro con il presidente Meloni, arriva il riconoscimento dell’efficacia delle politiche del governo italiano nella gestione dei flussi migratori. Il principio, ribadito da Starmer, è tanto semplice quanto concreto: intervenire per evitare le partenze di immigrati irregolari è sempre meglio che gestire l’arrivo degli stessi”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti. Per Carlo Fidanza, capogruppo a Strasburgo di Ecr-FdI,  si tratta di un doloroso bagno di realismo per la sinistra italiana.

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