Brigitte Bardot compie 90 anni: cuore a destra, animalista, mito del cinema e della Francia (fotogallery)
Di recente, raccontandosi a una giornalista ha puntualizzato: “Non sono una eremita! Leggo i giornali, guardo la tv, rimango vigile e osservo questo mondo che diventa un circo. Il modo in cui trattiamo il nostro pianeta è abominevole: riscaldamento globale, inondazioni, una demografia esplosiva…”. Proprio quel circo contro cui da decenni si batte a tutela degli animali che vi vengono sfruttati.
Una vita che è un film, uno dei tanti che ha girato dal 1952 al 1973 e che l’hanno resa un simbolo di bellezza e di sensualità al pari di Marilyn Monroe. L’attrice, per tutti semplicemente B.B., è nata a Parigi il 28 settembre 1934 ma il luogo a cui è indissolubilmente legata è Saint Tropez, cittadina dove il regista Roger Vadim, all’epoca suo marito, la diresse nel film “Piace a troppi”. Negli anni Cinquanta scandalizzò Saint Tropez indossando il bikini quando nessuna donna aveva ancora avuto l’ardire di farlo.
Il padre di Brigitte, Louis Bardot industriale, le impartisce un’educazione severa e strettamente cattolica, trova serenità solo nei corsi di danza classica che la porteranno a iscriversi al Conservatorio, spinta dalla mamma. Il padre si diverte e riprenderla in molti filmini amatoriali e lei stessa si accorge della sua fotogenia naturale, accentuata da una malattia infantile (l’ambliopia) che le regala uno sguardo incerto e smarrito. La direttrice di Elle, amica di famiglia, la convince a fare qualche servizio fotografico e, in breve, la ragazzina si scopre idolo degli adolescenti. In casa passano intellettuali ed artisti e un grande talent scout come il regista Marc Allegret la scrittura per un provino: Brigitte Bardot è ancora minorenne, i genitori non vorrebbero e il film non si fa, ma sul set perde la testa – ricambiata – per l’assistente alla regia Roger Vadim con cui va a vivere e che sarà il suo vero pigmalione.
Si sposeranno nel 1952 e Vadim la farà debuttare nello stesso anno a fianco di Bourvil nella commedia popolare “Le trou normand”. Per il cinema europeo sono anni di grande cambiamento dopo la stagione del dopoguerra e si fanno largo nuovi idoli del pubblico: in Italia le “maggiorate”, in Francia le ragazze scanzonate.