Campo largo, sul palco Avs tra Schlein&co. finisce a tarallucci e birra, ma a Piazza Pulita il sondaggio rovina la “festa”
Nella casa di famiglia de La7 Elly Schlein, soavemente intervistata da Corrado Formigli, insiste a rilanciare – non senza fatica nonostante un ostentato sorriso a mezza bocca che prova a far passare per distensione – il campo largo. E il concetto alla fine è chiaro: è la somma che fa il totale, come avrebbe detto Totò in un suo film, e la segretaria del Pd sembra rilanciarne il motto: «Ho trovato questo dibattito estivo surreale. In tanti comuni abbiamo vinto mettendo insieme tutte le forze alternative alle destre. Se la prendiamo da nome a nome non risolviamo nulla. Io vorrei una alleanza sulle cose da fare insieme, sui temi», sostiene Elly Schlein a Piazza pulita. Che poi fuori dalla righe si legge: l’ammucchiata è l’unica soluzione (numerica) per provare a battere l’alleanza di centrodestra.
Campo largo, Elly Schlein insiste a provarci: dalla festa di Avs a “Piazza Pulita”
E così, sulla vexata quaestio Renzi, inviso a buona parte del Pd, indigesto per Conte, se la cava con una battuta: «Quando sono diventata segretaria molti mi fermavano per dire mai con Conte. Poi in Basilicata non andava bene Calenda. Oggi c’è il problema Renzi… Se andiamo a fare la gara su chi ha più contrastato le politiche di Renzi la vinco facile: io ero in piazza con la Cgil contro il Jobs act – ha proseguito –. Forte di questa storia non ho paura se alla raccolta delle firme contro l’autonomia differenziata mi trovo con insospettabili compagni di viaggio». Già insospettabili… Proprio un eufemismo.
Caos Renzi, fischi alla Boschi e poi la Schlein a”Piazza Pulita”…
Del resto solo poche ore prima della ospitata a Piazza Pulita la leader Pd ha avuto modo di fare le prove generali alla festa di Avs dove dal pomo della discordia renziano, ai fischi intonati dalla platea al solo sentire nominare la Boschi, Elly ha avuto il suo bel da fare a tenere calmo l’auditorio e a sedare l’insofferenza contestataria dei presenti. E quel provare a fermare la contestazione con un dilatorio «ragazzi, abbiamo delle cose di cui discutere. Discutiamone a tempo debito dico io», non basta. E non può bastare. Non a caso la leader Pd prova a minimizzare e a dissimulare le tensioni dietro un sorrisetto beffardo da Formigli e con una birretta alla festa Avs.
Finisce tutto a tarallucci e vino… anzi a birretta
Già, perché il dibattito alla festa di Avs, finito il temporale (e non solo quello metereologico), si è concluso tutto a tarallucci e vino. Anzi, con una birretta collettiva dei leader delle opposizioni Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoiann, Angelo Bonelli e Riccardo Magi, impegnati a brindare a un patto che stenta a decollare, rigorosamente a favore dei fotografi. Intanto però c’è a chi non sugge il lato surreale della situazione, e ribattezza sarcasticamente il momento: «È il patto della birra». E forse davvero è meglio berci su, magari ribadendo con l’occasione lo stesso, unico refrain possibile. Ed Elly non manca di farlo: alla festa di Avs come da Formigli. «Io sono convinta – insiste la numero uno del Nazareno – che le persone si aspettano da noi una alternativa coerente e credibile che parte dai temi concreti».
Ma i sondaggi rovinano la festa a Elly Schlein
E ancora. «Non su tutto saremo d’accordo. Le colazioni si fanno tra partiti diversi ma, già dal lavoro in Parlamento, c’è una linea comune. E se insieme parliamo dei problemi quotidiani, uniamo le forze e avanziamo proposte comuni e saremo più forti, potremo combattere l’astensionismo e buttare giù il governo più a destra nella storia d’Italia». Peccato che i sondaggi – e non solo – la smentiscano: a partire da quello a cui le tocca assistere in diretta su La7 sferrato da Mannheimer e che una Elly imbarazzata prova a incassare con l’immancabile sorriso stampato in viso. Ma stavolta funziona ancora meno del solito…