“Che dolore interpretare Mussolini, io sono antifascista”: il lacrimevole monologo di Luca Marinelli, costretto a fare il Duce (video)

6 Set 2024 15:05 - di Valter Delle Donne
Luca Marinelli

Luca Marinelli, già interprete di personaggi sulfurei come il pericoloso capo gang di Lo chiamavano Jeeg Robot, il rapinatore tossicodipendente di Non essere cattivo e il super criminale per antonomasia Diabolik, stavolta ha sentito addirittura il bisogno di “giustificare” la ragione della sua interpretazione particolarmente convincente di Benito Mussolini, nella serie tv Sky tratta dal romanzo di Antonio Scurati.

Marinelli: “Ho fatto Mussolini però sono di famiglia antifascista…”

Lo ha fatto nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’opera, a Venezia. Che si sia costretti a una premessa così accorata la dice tutta sul conformismo che regna all’interno del mondo del cinema italiano. Il rischio, non detto, è quello di apparire troppo convincenti, quindi apologetici, rischiando di vedersi criticare dai “compagni”.

A Luca Marinelli un consiglio quando recita da antifascista: “Anche meno”

Quindi, alla stampa, l’attore romano ha riservato il pistolotto della “famiglia antifascista”, della sua interpretazione intesa come “missione” per le giovani generazioni. Un’omelia antifascista che poteva tranquillamente risparmiarsi. Come si usa dire nel mondo della recitazione: “Anche meno, Marinelli”.

Perché a questo punto Marinelli doveva farla anche quando ha interpretato Diabolik: premettendo che lui, nella vita privata, i coltelli li usa solo per sbucciare le mele e che non ha intenzione di svaligiare banche o gioiellerie. Un bravo attore (e Luca Marinelli non è bravo, è bravissimo), non ha bisogno di giustificarsi. Ce lo vedete Antonhy Hopkins che alla presentazione del Silenzio degli innocenti, premette che lui non mangerebbe mai carne umana e che viene da una famiglia vegana? Insomma, quel tono di voce spezzato dall’emozione col ciglio vibrante è parso meritevole di miglior causa. Il retropensiero è che il rito pubblico di Venezia sia stata una messa in scena banalotta, per “vendere” ancora meglio il “prodotto” alla platea “sinceramente democratica e antifascista”.

“M. Il figlio del secolo” su Sky dal 2025

A Venezia, l’opera è fuori concorso ma la serie più attesa del prossimo anno. Domani arrivano i primi 4 episodi di ‘M – Il figlio del secolo’ (8 episodi), la serie targata Sky diretta da Joe Wright. A interpretare Benito Mussolini appunto uno fra i più apprezzati attori italiani, Luca Marinelli, vincitore del David di Donatello, del Nastro d’Argento, della Coppa Volpi a Venezia e del prestigioso Shooting Stars Award al Festival di Berlino. Tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega, la serie ripercorrerà la Storia dalla fondazione dei Fasci Italiani nel 1919 fino al discorso di Mussolini in Parlamento nel 1925, dopo l’omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Offrirà, inoltre, uno spaccato del privato di Mussolini e delle sue relazioni personali, tra cui quelle con la moglie Rachele, con l’amante Margherita Sarfatti e con altre figure emblematiche dell’epoca.

 

Commenti

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  • Il Conte di Ramè 7 Settembre 2024

    Ma che missione per i giovani e altro. Solo popolarità, successo, visibilità e…soldoni. Come il suo compagno Scurati. (E come la Boccia…)

  • Erminia 7 Settembre 2024

    Poteva rifiutare. Che menate sono queste? Gli attori che hanno interpretato Hitler non mi sembra abbiano avuta bisogno di dichiararsi anti nazisti. Roba da matti! Che attori e intellettuali abbiamo ! Meglio faceva a non recitare se ciò gli ha creato siffatti patemi.

  • Laura Manca 7 Settembre 2024

    bastava rinunciare

  • Luciano Verzegnassi 7 Settembre 2024

    Glie l’ha ordinato il dottore (l’interpretazione di questo personaggio) o é stato “consigliato” dal portafoglio ? Se gli dava tanto fastidio poteva rifiutare.

  • Franz 7 Settembre 2024

    Pecunia non olet

  • Willy 6 Settembre 2024

    Se gli dava così fastidio poteva rifiutare la parte. Che c’entri, magari, anche il compenso?

  • Danilo 6 Settembre 2024

    Vai a scaricare cassette ai mercati generali,ti illudi di essere compagno fino ai piedi, ipocrita pensi solo ai soldi

  • Giacomo Russo 6 Settembre 2024

    Un vero artista non avrebbe fatto quel commento. Un vero artista interpreta è basta. Altrimenti rinuncia al cachet, dice che il dolore è troppo forte e cede il ruolo ad un altro. Poi vorrei dire al sigre in questione che molti kompagni sono stati grandi fascisti( Ingrao, Scalfari, Bocca, Fo etc etc.), loro hanno rinunciato al ruolo rivestito e hanno csmbiato divisa e campo…. Ma egr sigre, stia tranquillo perché se non ha capito, stiamo parlando ormai di storia e lei non ne fa parte!

  • Clif 6 Settembre 2024

    Certo però all’inizio in barba a chi devono interpretare, accettano i cachet e si prendono la parte. Poi la solita demagogia, a cui comunque si augura tutto il bene. Personalmente a parere non vedrò mai alcuna puntata, figurarsi poi ad abbonarsi per assistere a tali fiction, che lasciano presagire il solito refrain privo di genialità su temi e argomenti conosciuti e scontati .

  • Silvano 6 Settembre 2024

    Marinelli ma vai a fare in ……

  • Ezio 6 Settembre 2024

    Grazie al Duce un altro eroe dell’antifa si è fatto la notorietà, la pertecipazione ai talk sh de la 7, reportage sui media di sx ed infine, perché no, beaucoup argent de poche….e dopo dicono che il Benito non ha fatto niente di buono!

  • renato 6 Settembre 2024

    Di questo fantoccio regista che si ritiene antifascista me ne frego ha ridotto la figura del Duce a quella di un clown. Offensivo e qualunquista per piacere agli intellettuali di sinistra poteva farne a meno . Questo film per me non vale la pena andarlo a vedere hanno solo rabbia verso un personaggio che ha scritto la storia o bene o male nel contempo si ritenga fortunato che vive agiatamente grazie a tante cose fatte dal Duce. Da friulano e di Destra a me da fastidio queste prese di posizione però dico a questo signore che a Destra si sta meglio e loro rosicano si vede molti nemici molto onore.