Criminalità, il primato della sinistra: Milano e Roma le province con più denunce nel 2023

16 Set 2024 15:15 - di Paolo Cortese
criminalità

La criminalità, nei suoi vari aspetti, colpisce piccole e grandi città ma, secondo i dati dell’indagine effettuata da Il Sole 24 ore, è Milano, in proporzione agli abitanti, la provincia che ha fatto registrare più denunce nel 2023, seguita da Roma. In testa, quindi, le due metropoli governate da Beppe Sala e Roberto Gualtieri.

I dati sulla criminalità e le denunce

I reati “emersi” nel 2023 sono stati 2,34 milioni, pari all’1,7% in più rispetto al periodo precedente al Covid e in aumento del 3,8% sul 2022.

Al primo posto c’è Milano con 230.394 denunce, seguita da Roma che ne ha di più (256.832 ma avendo il triplo degli abitanti). Seguono poi, Firenze, e quindi Rimini, Torino, Bologna, Imperia, Venezia e Livorno.

Le città con meno denunce

Macerata, Belluno, Cuneo sono le città dove si sono registrate meno denunce secondo l’indagine del quotidiano di Confindustria.

Milano in testa per furti

Milano è prima, tra le 106 province mappate dai dati del dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, per numero di furti denunciati in rapporto alla popolazione, seconda per rapine, terza per violenze sessuali e quinta per reati legati agli stupefacenti. Roma è al secondo posto per numero di furti e per i reati connessi a traffico e spaccio di stupefacenti. Firenze, invece, ha la “maglia nera” per le denunce di rapina.

Nuoro in testa alla classifica per gli omicidi volontari

Per quanto riguarda gli omicidi volontari, in Italia, il dato è tornato a quota 341, con dieci episodi in più rispetto al 2018 e 13 rispetto al 2019. Il primato, in questo caso, spetta nel 2023 a Nuoro. Nel 2023 sono cresciute anche le denunce per furto. Aumentate (rispetto al 2019) anche le denunce per estorsione (+27%) e le violenze sessuali (27,6% sul 2019, ma in lieve calo nel 2023). In salita le denunce per spaccio (+5% nel 2023) e le morti sul lavoro: 58 omicidi colposi da incidenti sul lavoro nel 2023, 4 in più rispetto all’anno precedente.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *