Dieci piccoli calendiani… e non rimase nessuno in Azione: vanno via pure Gelmini, Carfagna e Versace

17 Set 2024 20:47 - di Luigi Albano
Azione

Come nel classico di Agatha Christie, “Dieci piccoli indiani”, spariscono con il passare delle ore gli esponenti di spicco di Azione, con Carlo Calenda nel ruolo di un investigatore più che alla Poirot alla Clouseau, il maldestro ispettore di polizia interpretato da Peter Sellers. Calenda si trova costretto a investigare sui motivi di un abbandono tanto clamoroso quanto prevedibile.

Oggi sono andate via in tre. Tre big: Giusy Versace, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. Ieri aveva sbattuto la porta Enrico Costa. Tutti e quattro ex esponenti di Forza Italia che hanno dichiarato la loro totale indisponibilità ad entrare nel campo largo.

“La decisione di entrare nel campo largo in un’alleanza che comprende il Movimento 5 Stelle e la sinistra di Bonelli e Fratoianni nelle tre regioni che andranno al voto in autunno, mi costringe a prendere atto con rammarico che non posso rimanere”, spiega Gelmini dopo un lungo faccia a faccia con Calenda.

In Azione si prende atto “con rammarico della decisione di Mariastella Gelmini, Giusy Versace e Mara Carfagna di lasciare un partito che le ha accolte e valorizzate in un momento particolarmente critico del loro percorso politico”. Una nota in cui si può leggere in controluce tutta l’amarezza e il disappunto di Calenda che aveva nominato le ex ministre una presidente e una portavoce del suo partito. Gelmini parla di un “confronto sereno e leale” con il leader di Azione, nei cui confronti “la stima e la gratitudine restano immutati”. “Non provengo dalla sinistra e non intendo aderirvi adesso: ero e resto una moderata popolare e continuerò con linearità le medesime battaglie”. Ora andrà ad ingrossare le file del gruppo misto del Senato, ma a livello politico voci insistenti parlano di un suo prossimo passaggio a Noi Moderati con Maurizio Lupi. Un’ipotesi molto accreditata in ambienti parlamentari, che coinvolgerebbe anche Carfagna. Ma i rispettivi staff non confermano. In giornata va via anche Versace: “Già prima dell’estate avevo manifestato a Carlo Calenda il mio disagio, nonché il mio disappunto rispetto all’ipotesi di aderire a un campo largo anche in Liguria. Le scelte politiche, benché legittime, portano il partito in una direzione che non è quella che auspicavo”.

L’addio di Mara Carfagna fa scendere a quota dieci i deputati di Azione: il gruppo alla Camera resiste ma sul filo. Anche il suo disagio era noto da tempo: da centrista e moderata una eventuale collocazione più a sinistra non l’avrebbe trovata d’accordo. Qualora lei e la Gelmini davvero abbracciassero il partito di Maurizio Lupi, Calenda avrebbe dato involontariamente un’altra mano alla maggioranza. Anzi due. Da degno emulo dell’ispettore Clouseau.

 

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