Don Patriciello: “Caivano è cambiata, chi dice il contrario mente alla nostra bella Italia”

25 Set 2024 15:47 - di Sveva Ferri
don patriciello caivano

A novembre, a Caivano, sarà inaugurato un nuovo corso di laurea dedicato alle nuove tecnologie applicate in Agricoltura. Ad annunciarlo è stata il ministro dell’Università Anna Maria Bernini, intervenendo in videocollegamento dall’Uzbekistan a un incontro sull’Intelligenza artificiale a Siracusa, nell’ambito del G7. L’annuncio arriva nel giorno in cui, ascoltato in audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, don Maurizio Patriciello ha chiarito che “in quest’ultimo anno qualcosa è cambiato: chi dice il contrario mente a se stesso e alla nostra bella Italia”.

Don Patriciello: “Meloni ha fatto delle promesse e le ha mantenute”

“Non c’era nessun tentativo di mettere un timbro politico. La mia era la richiesta di un parroco disperato alla presidente del Consiglio e le ho detto ‘Vieni’: era il 25 agosto e non ci avrei giurato che il 31 di agosto la presidente del Consiglio sarebbe venuta con mezzo governo”, ha ricordato don Patriciello, raccontando di quando si rivolse a Giorgia Meloni con un sms per poi riceverla a Caivano. “Lei ha ascoltato con grande attenzione. Le ho detto: ‘Noi sappiamo fischiare e sappiamo applaudire, ma siamo stanchi di fischiare, abbiamo troppo fischiato a tutti voi che siete a Roma. In queste periferie siamo stati abbandonati e ora abbiamo un grande desiderio di applaudire. Per cortesia prenditi i nostri applausi’. Lei – ha sottolineato il parroco – ha fatto delle promesse, le ha mantenute e il mio compito è applaudire”.

Lo sfogo del parroco sugli attacchi ricevuti

“Tante persone, non potendo prendersela con Roma che è troppo lontana, se la prendono con chi è stato l’artefice, con chi ha invitato Giorgia Meloni. Questo prete che sta davanti a voi – ha raccontato il parroco – è diventato fascista, è diventato omofobo, tra poco diventerà anche pedofilo: quella volta là, mi sono riservato che appena faranno questo altro passo scatteranno tutte le denunce contro chiunque”. “Sono un prete di tutti e per tutti. Vogliamo il bene di questo territorio maltrattato e bistrattato”, ha ricordato don Patriciello.

“Caivano è cambiata, chi dice il contrario mente”

Don Patriciello, che è consulente a titolo gratuito della Commissione, si è soffermato poi sul progetto simbolo della rinascita di Caivano: la riqualificazione dell’ex centro sportivo Delphinia (oggi centro sportivo “Pino Daniele”), teatro dell’orrore dello stupro delle due cuginette da cui partì il suo grido d’aiuto. “Questo immondezzaio è diventato un gioiello e chi dice il contrario mente; capisco i giochi politici, che magari secca a qualcuno, ma dico: abbiamo a cuore il bene comune o il partito?”, ha chiesto il parroco, ricordando inoltre che ora “la caserma dei carabinieri è diventata compagnia e sta sul territorio”. “Finché ci sarà la gente che muore di fame la camorra non morirà mai”, ha avvertito don Patriciello, raccontando anche che tanta gente si è rivolta a lui perché ha “visto la possibilità di lavorare” nel nuovo centro sportivo. “Il cammino è ancora lungo, per questo siamo ancora qui”, ha aggiunto, augurandosi che il modello Caivano possa essere esportato a tutte le periferie d’Italia.

Il riscatto del territorio, anche attraverso l’università

Oltre alla riqualificazione del centro sportivo, il governo in questo anno ha portato avanti numerosi altri progetti e fatto costantemente sentire la presenza dello Stato con le ripetute visite dei ministri e diverse iniziative sul territorio. Annunciando il nuovo corso universitario, Bernini ha ricordato che sono già partiti i corsi di Infermieristica (gestito dall’Università Vanvitelli) e di Scienze motorie (Parthenope), per i quali i concorsi di ammissione si sono conclusi a settembre. A maggio il ministro e il prefetto Filippo Dispenza, coordinatore della commissione straordinaria del Comune di Caivano, hanno firmato un protocollo d’intesa per la realizzazione del polo universitario, che coinvolge vari atenei campani.

Bernini annuncia l’avvio di un nuovo corso di laurea

Anche l’imminente apertura del nuovo corso di laurea che punta sulle tecnologie applicate all’agricoltura avviene in collaborazione con “un consorzio – ha spiegato Bernini – che comprende tutte le università campane che ha come capofila l’Università Vanvitelli ma che vede protagonista l’Università Federico II, che in questo senso una competenza straordinaria”. “Caivano – ha sottolineato Bernini – per noi non è solamente un luogo dove è accaduta una cosa terribile e dove stiamo creando le condizioni per un riscatto, non solo dal punto di vista sociale. Stiamo cercando di portare le cosiddette agenzie di senso a Caivano, quindi l’università, la formazione superiore. Caivano è un percorso che noi vorremmo applicare a tutti i luoghi dove l’università, la ricerca ma soprattutto l’innovazione hanno una funzione rigenerativa”.

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