Due cuori e una Regione, Emiliano da 9 anni ha la fidanzata come addetto stampa: “Qual è il problema?”

5 Set 2024 19:25 - di Luisa Perri
Emiliano fidanzata Elena

“Com’è andata oggi in ufficio?”: di sicuro è la sola domanda che a casa di Michele Emiliano non si sentirà mai pronunciare all’ora di cena. In queste ore di stracciamento di vesta per la liasion tra il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia, probabilmente negli uffici della Regione Puglia nessuno si è scandalizzato.  Dal 29 giugno 2015, infatti, e cioè da quando Emiliano è diventato governatore, la prima nomina ufficiale è stata proprio quella della sua fidanzata.

Chi è la fidanzata di Emiliano

Elena Laterza, 45 anni, compagna di Michele Emiliano, da 9 anni è “addetto stampa” del Governatore della Regione Puglia. Già dal lontano 2004, Elena Laterza ha seguito l’inizio della carriera politica dell’ex Sindaco della città di Bari. Laterza, giornalista professionista dal 2009, è laureata in Scienze politiche con indirizzo politico-sociale, e ha conseguito un dottorato di ricerca in Filosofia e teorie sociali contemporanee. Dopo aver collaborato dal 2000 al 2004 con il quotidiano La Repubblica, da febbraio 2004 ha ricoperto il ruolo di addetto stampa di Emiliano che è stato per dieci anni sindaco di Bari.

Una nomina criticata ferocemente dai 5 Stelle. “Resta nei limiti della liceità ma è inopportuna”, aveva sottolineato nel giugno di 9 anni fa la consigliera regionale dei Cinquestelle, Antonella Laricchia. “Anche noi – spiegava – vista l’opportunità che esiste di assumere esterni al Gruppo consiliare, abbiamo deciso che non sarebbe stato opportuno scegliere persone legate a noi sentimentalmente oppure parenti”. “L’opportunità – sottolinea – è una valutazione soggettiva che o ce l’hai o non ce l’hai”.

Politica e sentimenti: il precedente mai contestato del governatore Emiliano

La replica del governatore ed ex magistrato non si era fatta attendere.  “La scelta corrisponde alla conferma di una professionista che ricopre quel ruolo nel mio staff da oltre undici anni – aveva argomentato Emiliano – Scelta peraltro conforme alle regole di legge e fondata su un curriculum ineccepibile. Nonché trasparente, visto che me ne sono assunto pubblicamente la responsabilità”.

Emiliano aveva poi replicato seccamente a chi aveva parlato di “inopportunità” della promozione dal sapore familiare: “Escludo che una amicizia protratta nel tempo, la comune militanza politica, la stima e la fiducia reciproca siano più o meno opportune di altri sentimenti umani non caratterizzati da vincoli giuridico-patrimoniali. La mia scelta dunque non è motivata da ragioni private, bensì esclusivamente professionali. I sentimenti nascono e muoiono in modo imprevedibile e inaspettato e non dovrebbero essere utilizzati nella polemica politica. È la legge che stabilisce i confini dell’opportuno e dell’inopportuno, soprattutto con riferimento a nomine fiduciarie di componenti dello staff”. 

 

 

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