Francia, via libera dal Parlamento all’impeachment per Macron: passa la linea di Melènchon

17 Set 2024 12:58 - di Diego Corti
Francia impeachment

La Francia dice si all’impeachment per Emanuel Macron. Nella riunione di stamattina, la massima autorità collegiale del Palais Bourbon ha deciso di giudicare “ammissibile” la procedura di destituzione del Presidente della Repubblica portata avanti da La France Insoumise. I dibattiti si svolgeranno quindi entro poche settimane nella Commissione Legislativa dell’Assemblea Nazionale e, probabilmente, in una sessione pubblica nell’Emiciclo. La proposta è passata con 12 voti a favore contro dieci. Passa la linea Melènchon.

Per destituire Macron ci vorrà una maggioranza qualificata

E’ la prima volta nella storia della Francia che una proposta di impeachment per il presidente della Repubblica passa il vaglio dell’ammissibilità.

Ma per destituire Macron il Parlamento dovrà avere una maggioranza dei due terzi, il che risulta praticamente impossibile.

Perché è passata la proposta

La proposta di impeachment è passata perché con la nuova composizione del Parlamento dopo le elezioni del 30 giugno e 7 luglio nella commissione la maggioranza è di sinistra.

In superiorità numerica, i deputati dei quattro gruppi di sinistra hanno quindi votato tutti a favore della “ammissibilità” di questa proposta. E sono stati i socialisti che, dopo aver esitato a lungo,  hanno fatto pendere la bilancia . “Poiché questa procedura è stata firmata da più di un decimo dei membri dell’Assemblea e motivata, i nostri rappresentanti in sede voteranno a favore della sua ammissibilità “, ha annunciato il gruppo socialista in un comunicato stampa diffuso il giorno prima.

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Nonostante l’opposizione dei deputati della maggioranza, della destra e del RN, l’iniziativa de La France Insoumise può quindi essere esaminata in Assemblea: vittoria con 12 voti favorevoli, 10 voti contrari. La proiezione parlamentare dice, però, che non vi è nessuna possibilità che si raggiunga la maggioranza dei due terzi richiesta dalla Costituzione.

Resta il significato simbolico che, peraltro, pone ulteriori problemi a Macron alla ricerca di una maggioranza per il nuovo governo Barnier.

 

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