Il campo largo è un fallimento, nessuno lo vuole. Piace solo gli elettori del Pd: sondaggio Demos
Il campo largo piace solo agli elettori del Pd. Fuori da questo confine gli elettori delle altre forzo politiche, dal M5Sa ad Avs, passando per Iv e Azione, se ne guradano bene. Il risultato del sondaggio Demos illustato da Ilvo Diamanti è la conferma di quanto si rileva ormai da tempo e che sul Secolo segnaliamo da gran tempo: la “remontada” delle opposizioni è resa vana dalla frammentazione – spesso insanabile – che impediscono la nascita di una coalizione credibile sui contenuti. Le europee sono state la prova dell’impossibilità di costruire un fronte di cui Elly Schlein dovrebbe essere federatrice. ” La coalizione di centrosinistra appare divisa e incapace di unire le sue anime diverse”, scrive Diamanti su Repubblica che illustra i dati del sondaggio. Sono gli elettori che se ne rendono ben conto.
Gli elettori del Pd sembrano aperti a ogni possibile alleanza con tutti: raccogliendo quasi il 60% di consenso verso un’ampia coalizione con il Movimento 5 Stelle e le forze centriste come Azione, Italia Viva e +Europa. Il no drastico arriva qundo si osservano gli altri elettorati. Quello del Movimento 5 Stelle, per esempio, è “freddo”, poco incline a sostenere un’alleanza tra Pd e Terzo Polo, con il favore che scende al di sotto del 20%. Tra i sostenitori di Italia Viva, +Europa e Azione, il sostegno a un’alleanza con il Movimento 5 Stelle non supera il 27%. Insomma, siamo in un campo che non solo fatica ad allargarsi, ma che risulta un campo sfinito in vistù dei veti incrociati tra singole forse politiche e relativi programmi.
I numeri che ci sottopone il sondaggio evidenziano una realtà frammentata assai: il campo largo è apprezzato soprattutto dalla base del Pd, ma manca un consenso trasversale tra gli elettori delle altre forze politiche. Le quali si percepiscono più come concorrenti che come potenziali alleati. Nonostante il “campo largo” rappresenti «una via obbligata (seppur stretta)» per il centrosinistra, secondo Diamanti il sondaggio Demos mostra come questo da solo non possa bastare. Alla festa di Avs a metà settembre Svhlein si riempiva la bocca: “L’alternativa c’è ed è qui”. Al solito, la sinistra fa i conti senza badare agli umori popolari di chi si recherà materialmente alle urne. E qui è tosto “allargare” il campo minato. Il seondaggio Demos lo dimostra.
Campo largo, solo gli elettori del Pd si alleerebbero con tutti
La prospettiva del “campo largo” – condivisa soprattutto dalla base del Pd- ottiene il 59% di valutazioni positive. Circa il doppio rispetto a quanto si osserva tra chi vota per il M5s e per i partiti di Centro: come Italia Viva, +Europa e Azione. Un dato significativo, in quanto sottolinea la distanza fra i possibili alleati nel Centro- Sinistra. Che diventano poco compatibili, senza il Pd. Non solo e non tanto per differenze di orientamento sociale e programmatico. Anche e, forse, soprattutto, per “interessi di mercato”. Elettorale. In quanto si rivolgono ad aree elettorali prossime. “Convergenti”. Presso le quali divengono, dunque, “concorrenti”.
M5S e centristi
I sostenitori del M5s hanno in buona parte cambiato idea. A febbraio, il 60% di loro si diceva favorevole ad allearsi con il Pd. Mentre oggi la percentuale è scesa al 48%. Sul campo largo, qualche mese fa era d’accordo il 40% degli elettori pentastellati, mentre oggi solo il 29%. Restano scettici in generale, invece, coloro che votano Azione, Italia viva o +Europa. Se un’alleanza Pd-M5s è naturalmente vista con poco entusiasmo (la approverebbe il 27%), anche il campo largo non riscuote successo: solo il 31% dell’elettorato sarebbe favorevole. La storia è diversa se si parla di un’alleanza esclusiva tra i partiti di centro e il Pd. Qui sarebbe d’accordo il 57% degli elettori centristi. Va da sé che il tutto ipoteca fortemente le velleità di rimonda sul centrodestra di governo. Al di là delle foto in cui i leader sembrano prodighi di sorrisi ma a corto di voti.