Ilaria Salis dal niente pigioni al via le prigioni, la paladina Avs rilancia sulle carceri minorili: vanno abolite. E il web si scatena
Prosegue nel segno delle “proposte indecenti” (solo per parafrasare un famoso film, non si allude ad altro: sia chiaro) l’estate itinerante di Ilaria Salis, dai giri in barca ai tour a sorpresa nelle carceri italiane. Nella sua prima stagione da militante con l’investitura da europarlamentare di Avs l’ex maestra in prestito alla politica non si sta facendo mancare nulla, a partire dalle proposte alternative lanciate in nome di un programma rigorosamente annunciato sui social tra una visita e l’altra.
Ma niente occupazioni di immobili al momento. L’attenzione dell’attivista in prestito alla politica nelle ultime settimane si è spostata sull’esatto contrario: lo svuotamento. Delle carceri italiane però, non delle case presidiate da abusivi. Al termine di ogni visita Ilaria Salis ne chiede la chiusura indiscussa e repentina. L’ha fatto all’uscita dalla casa circondariale San Vittore di Milano. Da quella di San Michele di Alessandria. E poi all’uscita dal carcere minorile Beccaria di Milano.
Ilaria Salis, l’ultima “proposta indecente” sulle carceri: quelle minorili vanno abolite
Ogni volta, il registro dell’eurodeputata rosso-verde è lo stesso: diktat e zero contro-misure alternative al dogma svuota-carceri. E così ora chiede di «chiudere il Beccaria» e «abolire tutti i carceri per minori». Con buona pace dei sindacati della Polizia Penitenziaria che, tra denunce e allarmi quotidiani, provano a spiegare che, certo, le criticità in queste strutture non mancano. Ma il fatto che si tratti di minori non significa che siano meno pericolosi degli adulti: anche perché nelle carceri minorili vengono ristretti i detenuti fino ai 25 anni di età.
L’estate itinerante di Ilaria Salis in tour per le carceri italiane
Ma tant’è: la nuova sparata di Ilaria Salis non ammette silenziatori e meno che mai l’apertura a un dialogo dettato quanto meno dal buon senso. E così il mantra si reitera a loop, ininterrottamente ormai da settimane: «Abolire le carceri minorili». Tra agosto e settembre, l’europarlamentare di Avs ha visitato alcune case circondariali invocando di volta in volta la chiusura. E dai social, come dalle colonne dei lettori dei quotidiani, la risposte dell’opinione pubblica sono per lo più del tenore di quella emblematicamente riportata da Il Giornale in un servizio sul tema: «Sta conducendo un’altra battaglia inutile. Qualcuno dica a Ilaria Salis che ormai è diventata maggiorenne, anche se vive con la paghetta mensile versata da tutti noi»…
L’ultima crociata della paladina Avs
Insomma, tra prigioni da asfaltare e pigioni da boicottare, le soluzioni individuate dalla Salis, diciamoci la verità, sono sempre indicativamente “estreme”ma in comune hanno la spallata a portoni da abbattere (neanche troppo metaforicamente poi). L’ultimo individuato è quello delle carceri destinate alla detenzione minorile, come se i minorenni (o giù di lì) – e la drammatica cronaca di questi giorni purtroppo lo ha testimoniato una volta di più – non uccidessero o non fossero comunque impegnati a delinquere. Perché, pare di leggere tra le righe dei suo proclami social, quanto avviene sarebbe comunque non colpa dei detenuti, ma sempre delle autorità di Stato.
E il solito proclama anti-Stato sui social
E giù con l’ennesimo editto antigovernativo, questa volta intestato al carcere minorile Beccaria di Milano, dove giusto il primo settembre scorso è divampata una protesta violenta, con la rivolta dei detenuti. Ma Ilaria Salis non ha dubbi su quali parti prendere, e dal suo racconto social si evince chiaramente. «Non è un fulmine a ciel sereno, ma l’ennesima notte burrascosa – sottolinea l’europarlamentare in rete – di una tempesta che non può placarsi. L’Istituto Penitenziario per Minori milanese, come tanti altri, è infatti un vero disastro, pieno di criticità che si ripetono da anni e che non possono più essere ignorate».
«Le problematiche – rimarca poi a stretto giro – sono molteplici: dalla carenza di mediatori culturali alle strutture fatiscenti. Dalla mancanza di adeguati programmi di reinserimento, alla violenza usata come strumento di gestione». Concludendo assiomaticamente (sul Beccaria e non solo): «Deve essere chiuso il prima possibile. Così come si dovrebbe procedere verso l’abolizione di tutte le carceri minorili».
Il web la strapazza e rispedisce al mittente proposta e annunci
I commenti online – e le repliche al vetriolo – neanche a dirlo si sprecano: e sono una più risentita e indignata dell’altra. Una su tutte mette nero su bianco in digitale: «Ma la vogliamo smettere di sparare demagogia a tutto spiano? O la Salis è esente dal buonsenso? La maestrina Ilaria è appena uscita dalla galera grazie all’elezione al Parlamento europeo. Ma il suo compito non è fantasticare un mondo dove i crimini non sono perseguiti. Altrimenti proponga di portare i delinquenti a casa sua».
«Potrebbe candidare i detenuti, così al compimento della maggiore età la raggiungono a Bruxelles»
Non solo. Perché tra chi con un interrogativo retorico le chiede: «Quindi, nel caso in cui un minore, per ipotesi, uccida qualcuno, cosa facciamo? Buffetto sulla guancia?», c’è anche un tweet a firma Rocco Tanica che incalza sarcastico: «Potrebbe candidare i detenuti, così al compimento della maggiore età la raggiungono a Bruxelles». Ma tra bordate e consigli utili gettati nel mare della Rete, la risposta istituzionalmente più circostanziata è quella arrivata alla stravagante proposta di Ilaria Salis dal deputato di Fratelli d’Italia, capogruppo di FdI in Commissione parlamentare antimafia, Riccardo De Corato.
La replica di De Corato: «Propone la chiusura del Beccaria? Ma qual è la proposta-alternativa valida e costruttiva?»
Il quale, senza troppi giri di parole, le ha ricordato: «Qualche giorno fa è stata la volta di Alleanza Verdi e Sinistra. Quindi ha rincarato la dose l’eurodeputata Salis con la chiusura del Beccaria e degli Istituti penitenziari minorili. Ma questa Sinistra, che continua a chiedere la chiusura delle Carceri per Minori, dove metterebbe le baby gang, i rapper/trapper e i rapinatori? Quale è la loro proposta-alternativa valida e costruttiva? Al momento – chiosa De Corato sul punto – né la Salis né Fratoianni hanno avanzato proposte concrete. Loro li vorrebbero lasciare tutti in giro, liberi di continuare a delinquere a Milano che è già la città più insicura d’Italia. Ciò che desidera questa sinistra, riguardo appunto al “tutti liberi” nei Carceri minorili italiani, il nostro governo non lo farà mai».