Immenso Sinner: piega Fritz, vince gli Us Open ed entra nella storia. La dedica alla zia “che non sta bene” (video)
Jannik Sinner è entrato definitivamente nella storia. A New York il campione azzurro batte il tennista di casa Taylor Fritz (6-3,6-4,7-5) vincendo il secondo Slam della carriera, e conferma sul campo lo status di numero uno del mondo. Nessuno come lui. Alla sua prima finale del grande torneo americano, Sinner domina il match che ha avuto in mano fin dalle prime battute.
Sinner batte Fritz ed entra nella storia
Unico momento di equilibrio dell’incontro è stato quando, nel primo set, Fritz si è trovato sotto 0-3 ma è stato capace di portarsi in parità, tre game a testa. Ma poi Jannik ha ripreso il largo, vincendo il primo set per 6-3 con il 60% di prime palle sul servizio, ottenendo il 67% dei punti. 60% invece la resa con la seconda. Nonostante le grida “Usa, Usa” del pubblico di Flushing Meadow, quasi tutto a favore del giocatore che dopo 18 anni ha riportato un americano in finale a New York, è stata l’Italia a far festa. E il campione altoatesino ha messo il sesto trofeo in bacheca di questo 2024 da favola. L’Us Open arriva dopo Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle e Cincinnati, e per Jannik il bilancio è di 55 vittorie (tra cui 23 successi Slam) totali contro 5 sconfitte.
L’abbraccio con il suo staff e il bacio ad Anna
L’abbraccio con il suo staff, Simone Vagnozzi e Darren Cahill su tutti, e il timido bacio alla fidanzata, la tennista Anna Kalinskay: uno Jannik Sinner emozionato ha attraversato le tribune dell’Arth ur Ashe per festeggiare la vittoria degli US Open con il suo team dopo settimane difficili. “Questo titolo per me vuol dire tantissimo, l’ultimo periodo per me davvero non è stato facile”, le prime parole di Jannik. “Il mio team mi ha sostenuto ogni giorno, mi è stato vicino. Io amo il tennis, mi sono allenato tanto per questi palcoscenici. Ma oltre il campo c’è una vita e voglio dedicare questo titolo a mia zia, perché non sta bene e non so per quanto ancora rimarrà nella mia vita. Ed è bellissimo dividere con lei questo momento. È stata una persona importante per me. Auguro a tutti la salute, anche se è un augurio che non si può fare sempre”.
“Dedico questo titolo a mia zia che non sta bene”
È un Sinner visibilmente emozionato quello che si rivolge al pubblico, prima di essere premiato d Andrè Agassi. “Avevo detto che non avevo alte aspettative? Non è andata male, dai, qui me la sono cavata abbastanza bene “, dice poi con un sorriso. “Sono andato avanti giorno dopo giorno, mi sono sono allenato bene. E in questi giorni ho capito quanto sia importante la parte mentale. Sono felice e orgoglioso di poter dividere questo momento con la mia famiglia”. “Ringrazio tutti – dice poi rivolgendosi al pubblico – per essere stati così corretti, è stato un grande onore”. Poi ammette che il 2024 è stato un anno incredibile. “Aver giocato così bene lì mi ha dato fiducia, ma il lavoro non si interrompe mai, come si è visto oggi. Ho giocato quasi sempre bene avvertendo buone sensazioni ma penso di poter ancora migliorare e non vedo l’ora di continuare a farlo”.
Malagò: si scrive Sinner, si legge storia
“Si scrive Sinner, si legge storia. Non esistono più aggettivi adeguati per esaltare la grandezza del numero 1 del tennis al mondo. Che diventa il primo italiano di sempre a mettere in bacheca l’Us Open, il secondo Slam di stagione. Un’altra pagina indimenticabile di un percorso che sfuma nella gloria. Tutti in piedi per Jannik Sinner e la Federtennis”. Così il presidente del Coni Giovanni Malagò su X. “Vince l’Us Open e dice ‘posso migliorare’. Semplicemente grazie Jannik”. Così su X il ministro dello Sport Andrea Abodi.