La Bce taglia i tassi dello 0,25%. Risparmio sui mutui e sugli interessi per famiglie e imprese

12 Set 2024 15:40 - di Roberto Garritano
Bce

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ( Bce ) ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di 0,25 punti base. Lo ha annunciato oggi dopo l’ultima riunione del Consiglio. E’ il secondo taglio operato da Lagarde dopo la politica dei rialzi dello scorso anno, che suscitò tante polemiche e che era orientato a contrastare l’aumento dell’inflazione in Europa.

I consumatori dopo la decisione della Bce: “Risparmio di 200 euro a famiglia”

“Il ribasso, ampiamente previsto, è una buona notizia sia per l’abbassamento degli oneri sul debito pubblico, sia per le imprese e le famiglie che devono chiedere un prestito sia per quelle che hanno già sottoscritto un mutuo a tasso variabile. Sia chiaro, però, che il calo deve continuare a scendere e deve restare il faro che guiderà le prossime decisioni della Bce “, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Secondo lo studio dell’associazione dei consumatori, la riduzione della tariffa di 25 punti percentuali, considerando l’ultimo Taeg comunicato da Bankitalia, 3,94 per cento, e l’importo e la durata media di un mutuo, corrispondono, nel caso vi fosse un pieno trasferimento sull’Euribor, a un calo della rata, per chi ha contratto ora un mutuo a tasso variabile, pari a 18 euro al mese, 216 euro all’anno. Un risparmio che, considerato che in Italia i piani di ammortamento sono alla francese, va poi riducendosi man mano che il mutuo si avvicina alla sua scadenza e si paga quasi soltanto la quota capitale.

Le banche: “Ridurremo gli interessi”

Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa. Nel corso del 2022 e del 2023, i tassi di interesse sui prestiti sono assai aumentati con il costo del denaro progressivamente arrivato al 4,5%.

Da alcuni mesi, tuttavia, le banche, nella previsione di un ritorno a una politica monetaria meno restrittiva da parte dell’Eurotower, hanno anticipato la prevista riduzione delle tariffe e la discesa potrebbe proseguire nei prossimi mesi. Da qui, vantaggi giù significato per le famiglie, sia per comprare casa sia per comprare automobili o elettrodomestici.

E’ quanto emerge da un’analisi condotta dalla Federazione autonoma dei bancari (Fabi). I tassi sui mutui sono già diminuiti a una media del 3,44%, rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023 e potrebbero calare ancora al 3,20%.

 

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