La Procura chiede il carcere per Chiara Petrolini. L’ex fidanzato: “Diceva di prendere la pillola” (video)

30 Set 2024 15:25 - di Redazione
chiara petrolini le iene

La procura di Parma è tonata a chiedere il carcere per Chiara Petrolini, la giovane di Traversetolo accusata della vicenda dei neonati morti e sepolti nel giardino della sua villetta, presentando appello contro l’ordinanza del Gip che ha disposto un paio di settimane fa i domiciliari. Una decisione con cui il giudice per le indagini preliminari aveva respinto la richiesta della procura per soppressione di cadavere, ritendendo il reato occultamento di cadavere. È stata la stessa procura a rendere nota la presentazione del ricorso. Chiara Petrolini è indagata per omicidio volontario in relazione al primo neonato trovato nel giardino e per soppressione di cadavere in relazione al secondo corpicino trovato, appartenente al bimbo della prima gravidanza, sul quale sono ancora in corso gli esami per stabilire la causa della morte.

L’ex fidanzato di Chiara Petrolini a “Le Iene”: “Non si notava nulla, né la pancia, né il seno”

“Vorrei dare una spiegazione a chi non se la dà”, ha detto ieri a Le Iene l’ex fidanzato di Chiara Petrolini e padre dei due bambini, risultato all’oscuro di tutto fino al ritrovamento dei corpi e l’esito delle prime indagini. Il ragazzo ha ricostruito la storia con l’ex fidanzata, spiegando che “era lei quella che mi riportava sempre sulla strada giusta” e sottolineando che “quello che ha fatto va contro la persona che era per me. Proprio l’esatto opposto di quello che è ora”. “Tra il primo e il secondo bambino – ha raccontato ancora – c’è stato un anno di stop, fino a che mi ha chiesto di rivederla, e io ci sono cascato un’altra volta. Però, allo stesso tempo penso che se non ci fossi mai cascato probabilmente non si sarebbe saputo nulla del primo bambino”.

“La domanda che si fanno tutti è: ‘ma come fai a non accorgertene?’. Lei – ha riferito il giovane – era normale, non cambiava mai. Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all’ultimo non l’ho mai vista cambiata, non l’ho mai vista star male. Non si notava nulla, né il seno, né la pancia, né il corpo, niente di niente. Neanche nei suoi atteggiamenti. Io immagino che all’ottavo, al nono mese avesse più paura che si potesse vedere la cosa o che comunque si potesse notare qualcosa, ma non notavi niente. Cambi d’umore? Era una maschera”.

“Mi sono rivisto tutto quello che ha detto, raccontava di prendere la pillola”

“Mi sono rivisto tutto quello che ha detto, ho ristudiato tutto e non torna ancora. Non riesco a spiegarmi come sia successo. Non avevamo rapporti protetti, lei diceva che prendeva la pillola, lo diceva a me e lo diceva alle sue amiche. Poi, pian piano, ha cominciato a dire alle sue amiche che non la prendeva più, ma non a me”, ha raccontato ancora l’ex di Chiara Petrolini a Le Iene, aggiungendo che il giorno del primo ritrovamento “mi ha mandato un messaggio: ‘Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati’. Per me era tutto strano, non lo collegavi a lei, non volevo entrare nel merito per non rovinarle la vacanza. Poi mi chiamano i carabinieri”.

Il desiderio di chiamare i bimbi Angelo e Domenico

“Veramente brutto, non sai cosa fare perché sei consapevole di non aver fatto nulla, cioè, non sei stato tu a fare tutto ma c’entri, in qualche modo c’entri”, ha proseguito, sottolineando che “io all’inizio pensavo che la stessero raccontando, non ci credevo. Tutt’ora fatico a realizzare”. “Non abbiamo mai, neanche per scherzare, parlato di bambini. Non era nemmeno tra i miei piani, ma se fosse successo me lo sarei tenuto. Secondo me, perché l’ha fatto? Per il giudizio degli altri. Ci teneva al giudizio delle altre persone, infatti rigava dritto in tutto, non c’era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto”, ha concluso il ragazzo, che in un’intervista a Repubblica di oggi ha rivelato che “vorrei che il primo figlio, nato il 12 maggio 2023, si chiamasse Domenico, perché è il nome del mio migliore amico. Il secondo, invece, Angelo. Perché grazie a questo bimbo, ritrovato per primo sotto la terra del giardino abbiamo scoperto tutto questo orrore. È il nostro angelo”.

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