“L’agricoltura è il nostro petrolio”: Casellati e Ciriani al G7 Agricoltura. Lotta alla burocrazia che soffoca il settore

24 Set 2024 14:01 - di Augusta Cesari
G7 Agricoltura Casellati

“L’agricoltura è il nostro petrolio, è qualcosa che ci identifica. E’ pronta ad affrontare le grandi sfide, a partire dall’intelligenza artificiale”. Lo ha detto la ministra per le Riforme, Maria Elisabetta Casellati, parlando al convegno ‘Confronto sul futuro dell’Agricoltura con le istituzioni italiane ed europee’, svoltosi a Siracusa, nell’ambito di DiviNazione Expo per il G7 Agricoltura. Un eventyo molto seguito dal publbico di Siracusa che sta affollando l’isola di Ortigia. “Il governo Meloni ha tra i suoi obiettivi principali la difesa e la tutela delle nostre eccellenze, del nostro Made in Italy”, ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, introducendo i lavori. “Quando si parla di Made in Italy il pensiero va innanzitutto al settore agroalimentare: è per noi un pilastro e gli interventi, anche normativi, fatti in questi due anni dimostrano quanto sostenere questi settori sia tra le priorità del nostro governo”.

Casellati: la burocrazia soffoca il made il Italy

Casellati ha poi sottolineato l’impegno a snellire la burocrazia che soffoca il settore. “Ci sono  troppe leggi che riducono la competitività e oggi le norme europee portano costi elevati per le imprese agricole. Le più colpite sono le PMI che faticano a competere globalmente. Come ministro per la Semplificazione Normativa – ha aggiunto- credo che semplificare sia essenziale per aumentare il PIL: meno burocrazia significa liberare il potenziale dell’agroalimentare. Estenderemo le semplificazioni all’agroalimentare per favorire l’eccellenza nel mercato globale. Vogliamo semplificare le norme per liberare il talento degli imprenditori”.

E’ intervenuto anche il ministro Francesco Lollobrigida che ha sottolineato: “Qui a Siracusa ciò che vogliamo rappresentare è l’italia e la qualità dei suoi prodotti. Una Italia che fa sistema, che sappia confrontarsi sulle cose che ci dividono ma soprattutto su quelle che ci uniscono. Dobbiamo creare qui la nostra ricchezza e il nostro valore”. Poi ha focalizzato un punto essenziale: “La sovranità alimentare è una cosa serie, non è il divieto di vendere ananas come qualcuno all’inizio di questo mandato ha pensato;  ma è la possibilità di garantire a ogni popolo la libertà di scegliere come produrre e cosa consumare”.

“Non eravamo i soli ad ambire a questo ruolo, anche gli amici francesi avevano nel ministero questo termine. Che, però, in Europa sembrava respinto, come qualcosa da avversare. Eppure oggi in Europa – e pensiamo sia una vittoria italiana – Ursula von der Leyen scrive nella lettera di missione al prossimo commissario Hansen di ricercare la sovranità alimentare europea”. Cioè “la possibilità di garantire la nostra libertà perché le armi, ormai, non sono più solo quelle convenzionali, ce ne sono altre, e il cibo è una di queste”. “Le catene alimentari – ha detto Lollobrigida – devono essere protette e garantite”.

Decaro rassicura: “In Europa non avremo una posizione ideologica”

“L’agricoltura è un settore strategico per l’economia italiana e ha molto a che vedere con l’ambiente e la sicurezza alimentare: temi che a mio avviso sono strettamente collegati, che necessitano di un approccio sinergico e integrato, non ideologico. Voglio rassicurare il ministro Lollobrigida che mi ha citato nel suo intervento che non ci sarà una posizione ideologica. So bene che la concretezza e il pragmatismo devono essere alla base delle scelte che noi facciamo”. Lo ha assicurato Antonio Decaro, presidente della commissione parlamentare europea per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (Envi), nel corso del suo intervento

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