L’ira di Mentana: difende la Segre dalla sinistra pro-Pal, Instagram lo censura. “Vergogna!”

30 Set 2024 8:28 - di Leo Malaspina

“Instagram, VERGOGNATI anche tu. Guarda cosa mi hai rimosso. Un post in difesa della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta a Auschwitz e vilipesa ai nostri giorni dai pasdaran pro Hamas. Il sonno della ragione genera algoritmi”. Si è indignato, stamattina, il giornalista Enrico Mentana, che aveva pubblicato un post in difesa della Segre, contestata, insultata ed esposta al pubblico ludibrio nel corteo milanese dei “compagni” pro-Palestina scesi in piazza sabato pomeriggio. Quel cartello dei pro-Pal, “Liliana Segre ‘agente sionista’”, aveva generato rabbia e polemiche, perfino tra qualche esponente di sinistra, generalmente molto soft con i contestatori di strada anti-Israele. Poi la censura sui social di Enrico Mentana…

Gli insulti, la difesa di Enrico Mentana, l’ironia della Segre

“Mai avrei immaginato che a 94 anni mi avrebbero accusata di essere una spia sionista”, aveva ironizzato la Segre, ieri. Ma lo stesso trattamento era stato riservato al ministro della difesa Guido Crosetto, Riccardo Pacifici, vicepresidente della European Jewish Association, John Elkann e il giornalista Francesco Giubilei. Tra slogan contro l’alleanza atlantica e cori contro l’esecutivo Meloni, reo di non aver condannato le azioni del governo israeliano, si è svolto un minuto di silenzio in ricordo di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, esposta anche una bandiera del partito.“Condanna ferma e decisa per quanto accaduto al corteo pro Palestina di Milano. Ci troviamo dinnanzi a pericolose violenze verbali e diffamazioni che non possono essere accettate. A Liliana Segre, Guido Crosetto e Riccardo Pacifici giunga la solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica”, aveva detto Ignazio La Russa, mentre Lorenzo Fontana aveva stigmatizzato le “intollerabili parole d’odio”.

 

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