L’Ucraina ha usato l’arma segreta, il “Palianytsia”: le bombe “terremoto” ora spaventano la Russia (video)

19 Set 2024 8:25 - di Leo Malaspina

Un attacco paragonabile a un terremoto per cambiare la guerra. L’Ucraina ha sferrato ieri un colpo durissimo alla Russia, con un’offensiva che rischia di condizionare le strategie di Mosca nel conflitto. Un’ondata di oltre 100 droni lanciata da Kiev, supera il confine e arriva nell’area di Toropets, a quasi 500 km dalla capitale ucraina, e riduce in cenere uno dei principali depositi di munizioni e missili del ministero della Difesa russo. Le esplosioni in serie producono un effetto tale da ‘svegliare’ i sismografi, che si attivano come se si fosse verificato un terremoto. Gli incendi si diffondono per un’area larga oltre 6 km nella regione di Tver, tra gli 11mila civili che vivono nell’area sono molti quelli chiamati ad abbandonare la propria abitazione.

L’attacco dell’Ucraina al centro militare della Russia

Andriy Kovalenko, a capo del centro per il contrasto alla disinformazione di Kiev, delinea la portata dell’azione ucraina: nei depositi, capaci di contenere armi e munizioni per centinaia di tonnellate, si trovavano missili S-300, S-400, sistemi Grad, Iskander e i Kn24 nordcoreani. Probabilmente, nelle strutture erano stoccate anche ‘bombe plananti’, che negli ultimi mesi hanno colpito obiettivi militari e civili. L’arsenale colpito è una delle due strutture presenti nell’area. L’altra, già nei mesi scorsi, era stata colpita dai droni di Kiev. Il deposito di missili e munizioni era stato costruito a Toropets nel 2018 ed era stato presentato come una struttura di massima sicurezza.

La descrizione di “Repubblica”

“Nei video -. racconta Repubblica – si sente il rumore di motori a reazione, a indicare il probabile impiego del Palianytsia: un sistema top secret a lungo raggio chiamato drone ma in realtà molto più simile a un missile cruise. Prende il nome dalla parola usata dagli ucraini per smascherare gli infiltrati russi, che non riuscivano a pronunciarla correttamente. Zelensky ne ha rivelato l’esistenza sui social lo scorso 25 agosto: «È stato progettata in patria per distruggere il potenziale offensivo del nemico». L’unica immagine presentava un piccolo ordigno con ali tozze, tanto che si ipotizzava trasportasse meno di trenta chili di tritolo. Nello stesso post su X veniva però mostrata una catena di montaggio con cilindri di dimensioni notevoli destinati a comporre un missile molto più potente. L’esordio è avvenuto a inizio settembre contro un altro deposito di munizioni a Bryansk. Poi il raid di ieri mattina a Toropets, in cui le prime tre armi ucraine sono penetrate nei bunker e li hanno fatti saltare in aria…”.

Il video del sistema “Palianytsia”

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