“Ma voi sapete cos’è un sequestro?”. L’avvocato Bernardini De Pace fulmina la sinistra su Open Arms (video)

23 Set 2024 16:25 - di Alberto Consoli
Open Arms Bernardini De Pace

Nel processo OpenArms che vede coinvolto Matteo Salvini, all’epoca dei fatti ministro dell’Interno del governo giallo-verde, le Ong hanno richiesto oltre un milione di euro di risarcimenti al leader della Lega. Una richiesta abnorme, assirda, che si aggiunge alla già abnorme richiesta di sei anni di reclusine. La polemica politica infuria. Di questa vicenda si discute animatamente da giorni e  a “4 di Sera”, programma di approfondimento politico e sociale di Rete4,  Francesca Barra e Luca Poletti interrogano i loro ospiti. Tra i quali, in collegamento, c’è l’avvocato divorzista Annamaria Bernardini de Pace.

Bernardini De Pace silenzia la sinistra

In un intervento molto accorato, ha difeso senza se e senza ma Salvini nella vicenda che lo vede coinvolto a Palermo. Il suo ragionamente è semplice, si fonda sui fatti e non ha nulla di ideologico. Da donna di legge, Bernardini De Pace si concentra sulle parole, sull’espressione “sequestro di persona”, accusa mossa a Salvini. Sapete cosa significa?  “Allora prima di tutto vorrei chiarire che sequestro di persona vuol dire togliere la libertà a una persona, non metterla in condizione di muoversi, di andare dove vuole. Quel comandante poteva andare dove voleva, non è che Salvini lo ha preso e lo ha rinchiuso in un porto. Quindi il comandante e chi era su quella barca potevano dirigersi da un’altra parte e per questo non mi sembra sia sequestro di persona”.

Open Arms, Bernardini De Pace smonta le accuse a Salvini

“Che poi sulla barca – ha proseguito l’avvocato – ci fossero condizioni disumane dipendeva dal fatto che si erano continuati a muovere sempre con quel comandante lì. Peraltro io trovo che è vero che Salvini ha difeso una situazione che era stata decisa in sede di Governo, di metterla in quelle condizioni, di non farla entrare, di diminuire gli sbarchi.  Quindi lui si è comportato da ministro da terra; mentre invece in mare la barca non era costretta da nessuno a rimanere lì. Per cui non riesco a capire come si sono inventati questo sequestro di persona che sembra il capo più solido su cui ragionare”. Luca Sommi del Fatto Quotidiano ed Emanuele Fiano la pensano in tutt’altro modo.

Bernardini de Pace grida al complotto, per poi mettere in mezzo anche colei che ha ereditato il ministero dell’Interno dal leader della Lega, durante il Governo Conte II: “Lì c’era una volontà specifica di arrivare in Italia per creare un caso. Però per lo stesso motivo non riesco a capire perché Salvini viene processato, mentre Luciana Lamorgese che aveva fatto la stessa cosa invece no”. L’avvocata si riferisce al fatto che anche Lamorgese bloccò i migranti sulle barche della fortuna impedendo alle navi umanitarie di intervenire, ma nessuno l’ha mai indagata. In studio c’è anche l’ex deputato del Pd Emanuele Fiano che muove la sua obiezione in merito: “La differenza con gli atti della Lamorgese è che non c’era stata la bocciatura del decreto Sicurezza bocciato dal Tar”.

 

L’opinione pubblica che sul caso Open Arms è ormai molto edotta. Molto interessante sondarne gli umori. Quanto al consenso degli italiani. “Salvini – dice Ghisleri di Europedia Research- è in una posizione attendista. «Guardando a come stanno rispondendo gli elettori, la posizione di Salvini sembra essere win win. Ed è importante sottolineare: oggi». In pratica vincerebbe sempre! «Qualora fosse assolto potrebbe non solo dimostrare la sua innocenza, ma ribadire come il processo imbastito dall’accusa fosse politico. Se condannato, potrebbe dimostrare di essere la vittima. Vale a dire un perseguitato politico». Fin’ora col processo i consensi per Salvini sono cresciuti, afferma Ghisleri. Giorni fa il sondaggio Eumetra di Renato Mannheimer confermava questo trend positivo.

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