Maltempo in Emilia, Musumeci: “La Regione ha avuto 680 milioni in 10 anni, spesa carente”

19 Set 2024 14:05 - di Mario Campanella

Il ministro Nello Musumeci e il viceministro Galeazzo Bignami spengono le polemiche sul maltempo in Emilia e snocciolano i dati delle tante risorse destinate alla Regione, molte delle quali ancora non spese. In una conferenza stampa congiunta i due esponenti del governo hanno fornito i dati delle risorse destinate all’Emilia Romagna, sottolineando (soprattutto Bignami) le carenze di spesa da parte della Regione. Entrambi hanno manifestato disponibilità a dichiarare lo stato di emergenza.

Musumeci: “Le alluvioni non vengono per caso”

“Il presidente Meloni ci è vicina in questo momento e ci chiede costantemente notizie sull’Emilia Romagna. Ho parlato stamattina con la presidente facente funzioni Priolo e le ho assicurato tutto il nostro impegno. So che in Emilia si vota e non sono qui per fare campagna elettorale o polemiche ma per dire la verità”, ha esordito Nello Musumeci.

“Si è detto che le alluvioni, compresa quella del 2023, hanno colpe politiche ma le alluvioni vengono quando per vent’anni non si è fatto nulla. E io sono qui ad elencare tutti i soldi che ha avuto l’Emilia Romagna in 10 anni, quindi non solo dal governo Meloni”.

“Emilia regione in cui si cementifica di più”

“In 10 anni- ha detto Musumeci- e quindi parlo di governi di ogni colore, l’Emilia Romagna ha avuto complessivamente 590 milioni di euro. A questi vanno aggiunto i 90 milioni che le abbiamo assegnato sui fondi del Pnrr.  E qui bisogna verificare, senza alcun intento polemico, come e in che modo questi soldi siano stati spesi”.

“Le infrastrutture idriche hanno bisogno di medi e lunghi tempi. L’Emilia Romagna è tra le regioni che maggiormente hanno consumato suolo nei decenni. Cementificare significa creare più danni. Se un fiume esonda è perché l’acqua arriva velocemente o abbondantemente. Bisogna intervenire con le casse di espansione, che in alcuni casi possono costare 20-30 milioni”, ha aggiunto il ministro.

Musumeci: “Figliuolo sta lavorando bene ma la Regione deve fare la sua parte”

“Il generale Figliuolo sta lavorando bene. Non tutto il denaro che ha a disposizione non è stato speso, ma perché dalla Regione non sono state definite le procedure. I piani speciali li redige il commissario ma le realizza la Regione”, ha proseguito Musumeci.

“Quali sono i territori più vulnerabili ce lo deve dire la Regione.. L’alluvione del 2023 è accaduta per responsabilità pregresse. Nessuna polemica da parte mia. La Regione ci dica le cose che bisogna fare e noi interverremo ulteriormente”.

Bignami: “Molti soldi non sono stati spesi da Bologna”

Il viceministro Galeazzo Bignami ha  evidenziato come, “la Regione, rispetto ai fondi che il generale Figliuolo le ha assegnato, abbia speso poco o niente. E questo è un dato di fatto “. “Per quattro volte , compreso il presidente Meloni, abbiamo inviato richieste alla regione sui fabbisogni ma non c’è stata data risposta. Nel maggio 2023, estate 2023, giugno 2023, abbiamo chiesto alla Regione lo stato delle cose prima della alluvione e anche qui nessuna risposta”.

“Benché è stato richiesto 5 volte e sono passati 500 giorni, la Regione Emilia Romagna non ha mai trasmesso i dati per conoscere lo stato di manutenzione dei reticoli idrografici, che a noi serve per sviluppare il piano di manutenzione”, ha aggiunto il viceministro.

“La Regione sta risarcendo ora gli alluvionati del 2019”

Bignami ha concluso evidenziando che, “le alluvioni in Emilia non sono iniziate il 2023. E questo vale per i risarcimenti, visto che la Regione Emilia ha approvato solo a luglio scorso la delibera che risarcisce gli alluvionati del 2019”. Figliolo sta lavorando benissimo ma non ha colpe se distribuisce i fondi e chi li deve spendere non lo fa “.

Perché la Regione non risponde sul merito

Musumeci e Bignami hanno spiegato come il governo Meloni abbia agito in relazione all’alluvione dello scorso anno ma anche e soprattutto di come questi eventi naturali riguardino una serie di cose su cui la Regione è chiamata a rispondere. Come sono stati spesi i 590 milioni di euro ricevuti dai governi Letta, Renzi, Gentiloni, Conte, Conte bis, Draghi e Meloni? E cosa è stato fatto degli altri 90 milioni di euro del Pnrr? Ma non finisce qui.

L’Emilia Romagna ha una percentuale di utilizzo del suolo tra le più alte d’Italia. E questo, purtroppo, contribuisce al dissesto idrogeologico. Sono domande che esulano dal fatto che si voti alle regionali. Non è certo più importante vincere le elezioni piuttosto che prevenire gli eventi naturali. Con le cose fattibili. I soldi a Bologna sono arrivati ma alcuni non sono stati spesi, altri probabilmente spesi male. Tutte cose a cui rispondere senza fare guerre. Ma senza bugie.

 

 

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