Meloni al Summit contro le droghe: “Distruggono la vita delle persone, non c’è un diritto a usarle” (video)

24 Set 2024 20:40 - di Carlo Marini
Meloni droghe

“Ci opponiamo a ogni tipo di droga: non c’è un diritto alla droga. Voglio mandare un chiaro messaggio: le droghe distruggono la vita delle persone e le istituzioni devono fare tutto quel che possono per contrastare la produzione e il traffico di droga”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al Vertice della Coalizione Globale contro la minaccia delle droghe sintetiche, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. 

Meloni: tutte droghe sono dannose

“L’Italia – ha sottolineato – è parte attiva e persegue gli impegni assunti in tutti i contesti multilaterali, a partire dal G7. Siamo contrari all’uso delle droghe e non crederemo mai che esista un diritto all’uso delle droghe. Esiste invece il dovere di agire prima che queste sostanze possano causare danni irreparabili. Siamo certi della crescente necessità di trasmettere messaggi chiari. Le droghe distruggono la vita delle persone. Tutte le droghe sono dannose e chi sostiene il contrario inganna le persone. Le istituzioni devono fare tutto il possibile per combattere la produzione e il traffico di droghe, investire nella prevenzione e sostenere coloro che si impegnano nel trattamento e nella riabilitazione”.

Meloni illustra all’Onu la strategia del governo italiano

“Il governo italiano ha rafforzato il suo impegno nel contrasto alle droghe sintetiche, adottando uno specifico Piano Nazionale di Prevenzione contro l’abuso deviato di fentanyl e altri oppioidi sintetici”, ha sottolineato il premier. “Abbiamo elaborato una strategia a tutto tondo – ha proseguito Meloni – concentrandoci su specifiche linee d’azione: informare le categorie a rischio e sensibilizzarle; procurarsi antidoti e standardizzare le procedure di laboratorio; rafforzare i controlli per tenere questa droga fuori dal territorio e impedirne l’uso non medico; monitorare il web e attivare i servizi di emergenza in caso di overdose”.

Per Meloni, “la prevenzione, in particolare la prevenzione precoce, resta il nostro punto di partenza. Insieme alla necessità di fare rete, perché solo facendo rete possiamo unire gli sforzi e incoraggiare il flusso di informazioni per proteggere la vita dei nostri cittadini”.

Biden ha chiesto l’intervento di Meloni all’Onu contro le droghe

Il vertice contro le droghe sintetiche è stato fortemente voluto da Joe Biden di fronte a un’emergenza che solo negli States conta 75mila morti l’anno. È stato lo stesso Presidente americano a chiedere alla premier di intervenire, per illustrare il piano messo a punto dal governo italiano per contrastare l’uso improprio di fentanyl e oppiodi sintetici. Benché nel nostro Paese il consumo di droghe sintetiche non ricalchi affatto i numeri drammatici registrati negli Usa, l’esecutivo Meloni a marzo scorso ha messo in piedi una strategia, con tanto di stretta, per prevenirne e arrestarne l’avanzata.

Il contrasto alle droghe sintetiche anche al G7 dei ministri dell’Interno

Prevenzione e contrasto delle reti criminali internazionali responsabili della diffusione delle droghe sintetiche, in particolare del Fentanyl, saranno i temi al centro di una delle sessioni del G7 dei ministri dell’Interno che si terrà il 3 e il 4 ottobre a Villa Orsini, residenza d’epoca del XVIII secolo a Mirabella Eclano, in Irpinia.

Commenti

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  • Franco Scavizzi 28 Settembre 2024

    PER TUTTE LE DROGHE,IN PARTICOLARE PER IL FENTANYL,NECESSITA LA MASSIMA INFORMAZIONE,SOPRATTUTTO VIDEO DEI DANNI ALLA PERSONA. LA FISCALCONSULLOBBYING HA INVIATO ALLA VOSTRA REDAZIONE VIDEO SCONCERTANTI,MA CHE POSSONO CHIARIRE AI PIU’ IGNARI LO STATO DI “ROTA” E DI ALIENAZIONE CHE ESSE PRODUCONO. FORSE UN GIORNO SARA’ NECESSARIO PUNIRE ANCHE I CONSUMATORI,IN QUANTO DOVREBBE DIVENIRE UN ATTO ILLECITO E DI DANNO SOCIALE. Direttore Franco Scavizzi.

  • Luciano Verzegnassi 25 Settembre 2024

    Invece c’é un diritto ad imporsi contro la volontà delle persone riguardo loro stesse ? Domanda valida sia per le droghe che per il suicidio. Credo che l’imposizione sia una violenza verso il libero arbitrio. Ogni persona ha il diritto di decidere per se stessa. La comunità, eventualmente, deve fornire tutti i supporti necessari per aiutare le persone ad agire a favore, e non contro, se stesse.

  • vincenzo traversi 25 Settembre 2024

    L’uso della droga è paragonabile ad una malattia sociale “infettiva”. Lo spaccio “infetta” continuamente altri soggetti. Pertanto dovrebbe essere curata obbligatoriamente come tale, e dal Servizio Sanitario, non da privati. Capisco che tale concetto porterebbe a spese gravose, ma, se abbiamo a cuore soprattutto i nostri giovani, è indispensabile impiegare le risorse necessarie. D’altronde, nel tempo, si risparmierebbero le tante spese per sostenere un fenomeno sempre più devastante. Naturalmente il controllo dovrebbe essere sistematico nelle scuole e per i lavoratori a rischio (tipo autotrasportatori, autisti mezzi pubblici, edili, e similari).