Migranti, sbarchi in caduta libera: -64% in un anno. L’accordo con la Tunisia funziona: -82%
Crollano ulteriormente gli sbarchi di migranti sulle coste italiane: al 30 settembre supera il 60% il calo degli afflussi rispetto al 2023. Precipita addirittura dell’82 per cento l’arrivo di migranti dalla Tunisia, grazie agli accordi siglati tra il governo Meloni e Tunisi. Numeri che, in base a quanto registra il cruscotto statistico del Viminale, nel dettaglio vedono precipitare in particolare l’affluenza dei cosiddetti “minori non accompagnati” (spesso minorenni solo per autodichiarazione) crollati del 75% rispetto al 2023.
Sono i numeri che contano al di là degli slogan della sinistra e delle Ong e non è un caso che il modello del governo Meloni sui migranti sia diventato un parametro anche per i governi europei, come quello laburista britannico. Il modello Meloni, tanto contestato dalle opposizioni in Italia, viene invece additato ad esempio anche in Francia e Germania. E i dati parlano chiaro: 48.646 arrivi irregolari finora nel 2024, a fronte di 133.240 nello stesso periodo 2023: numeri ridotti di due terzi, con particolare riferimento alla tratta del Mediterraneo (meno 64 per cento).
Le politiche del governo Meloni funzionano: i numeri che valgono più di ogni slogan
“Questi numeri ufficiali, aggiornati e disponibili sul sito del ministero dell’Interno, sono eloquenti e oggettivi e valgono molto di più di ogni discorso o analisi politica”, commenta da Tunisi Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia e responsabile Immigrazione del movimento azzurro.
“Le politiche del governo in tema di gestione dei flussi migratori stanno funzionando e finalmente, dopo anni di richieste inascoltate dell’Italia, il tema è oggi nell’agenda di Bruxelles, con una necessaria cornice comunitaria e una condivisione di responsabilità, solidarietà e oneri tra i 27 Stati”.
L’analisi dei Paesi di partenza evidenzia che le rotte dalla Libia dominano il panorama migratorio del 2024, ma con un calo del 17,81 per cento rispetto ai 36.680 sbarcati nello stesso periodo del 2023. Gli arrivi dalla Tunisia, invece, sono crollati del 82,52 per cento, passando da 91.145 nel 2023 a 15.931 nel 2024. Un dato che non passa inosservato, come evidenzia Salvo Sallemi. “Oltre l’82% di sbarchi in meno dalla Tunisia – commenta il senatore di FdI – e arrivi in calo da tutte le rotte, dati che danno ragione a Fratelli d’Italia e torto a chi auspicava il fallimento del nuovo approccio alle politiche migratorie voluto dal governo Meloni. Gli anni bui dell’accoglienza incontrollata della sinistra sono finiti”.
Chi sbarca in Italia oggi: la maggior parte dal Bangladesh
Per quanto riguarda le nazionalità dei migranti sbarcati in Italia al 30 settembre 2024, la maggior parte proviene dal Bangladesh (9.880), dalla Siria (8.591), dalla Tunisia (6.584) e dall’Egitto (3.036). Seguono migranti provenienti da Guinea (2.646), Pakistan (1.826), Eritrea (1.580), Sudan (1.453), Mali (1.231) e Gambia (1.181). Altri 11.683 migranti appartengono a varie nazionalità non specificate. Un dato rilevante riguarda i 5.542 minori stranieri non accompagnati sbarcati in Italia al 23 settembre 2024, in diminuzione rispetto ai 18.820 del 2023