Napoli, si ripete il miracolo di San Gennaro: il sangue si è sciolto tra l’applauso dei fedeli (video)
A Napoli, San Gennaro ha fatto il suo “dovere”: si è ripetuto il miracolo dello scioglimento del sangue custodito nella teca arcivescovile.
Il miracolo di San Gennaro a Napoli
Alle 10 si è rinnovato, nella cattedrale di Napoli, il fenomeno della liquefazione del sangue di San Gennaro . Nell’ampolla tenuta in mano dall’arcivescovo della città, don Domenico Battaglia, il sangue si è sciolto come accade ogni anno nel giorno della celebrazione della festività del santo patrono partenopeo e campano. Prodigio salutato dallo sventolio di un fazzoletto bianco. Il sangue era già sciolto quando il presule ha portato sull’altare maggiore del Duomo le sacre ampolle, ma l’arcivescovo ha dato l’annuncio tanto atteso soltanto dall’altare.
L’annuncio dell’Arcivescovo
Quando l’arcivescovo ha annunciato l’avvenuto prodigio, prendendo nelle sue mani la teca con le reliquie del Santo, il sangue era già liquefatto. L’evento prodigioso, infatti, si era già verificato quando le ampolle sono state prelevate dalla cassaforte in compagnia del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a capo della Deputazione. E’ bastato poco, quindi, per rinnovare il miracolo. La liquefazione immediata del sangue, secondo un’antica tradizione, sarebbe di buon auspicio per l’intera città e per i napoletani. L’usanza popolare vuole, infatti, che un ritardo annuncerebbe disgrazie e cattivo augurio per cittadini che abitano alle falde del Vesuvio. Una folla assiepata nella cattedrale di Napoli e un lungo applauso hanno salutato la liquefazione del sangue e l’esposizione del busto in argento del Santo. Prima del miracolo i fedeli, riuniti nella Cattedrale e arrivati non solo dalla Campania, avevano intonato litanie implorando il prodigio con canti e preghiere.
Il miracolo si ripete tre volte l’anno
Il prodigio, atteso da migliaia di credenti, da secoli si tramanda tre volte l’anno: il 19 settembre, giorno dedicato al santo patrono, il 16 dicembre e il sabato che precedono la prima domenica di maggio. In tutte le occasioni l’ampolla che contiene il sangue del martire e il vescovo beneventano viene esposta per poter assistere al miracolo.