Non c’è pace per van Gogh, neppure il carcere per due attiviste ferma gli eco-vandali: altra zuppa su due capolavori (video)

28 Set 2024 18:04 - di Prisca Righetti
eco-vandali van Ghog

Non c’è pace per i capolavori di van Gogh e in particolare per i suoi meravigliosi girasoli, presi di mira dagli eco-vandali in servizio effettivo e permanente. Uno dei due dipinti era già stato oggetto di una azione di protesta da parte di altre due attiviste condannate nelle scorse ore. Poi ieri, l’ennesimo agguato ammantato dalla scusa ecologista… Tre sostenitori del gruppo Just Stop Oil, due donne e un uomo, hanno lanciato zuppa di colore arancione contro due dipinti di Vincent van Gogh esposti alla mostra Poets and Lovers alla National Gallery di Londra, rende noto la Bbc, ricordando la condanna, arrivata solo poche ore fa, di altre due attiviste dello stesso movimento (sotto, un estratto video del raid degli eco-vandali a Londra contro il dipinto di van Ghog in mostra a Londra da Youtube).

Londra, eco-vandali imbrattano di nuovo i Girasoli di Van Gogh dopo la condanna di due attiviste

E allora, Phoebe Plummer, di 23 anni, è stata condannata a due anni di carcere. E la 22enne Anna Holland a 20 mesi, per aver imbrattato il dipinto Girasoli di van Gogh nell’ottobre del 2022, e per aver causato danni per 10mila sterline alla cornice dorata della tela protetta dal vetro. Uno dei due dipinti colpiti ieri, dunque, Girasoli 1888, è quello che era già stato imbrattato da Plummer e Holland due anni fa.

Ancora sugo di pomodoro dagli eco-vandali contro le tele di van Ghog

Ci risiamo. Eccoci nuovamente alla prese con un doppio imbrattamento alla National Gallery di Londra contro due versioni dei celebri Girasoli di Vincent Van Gogh, da parte di giovani attivisti del movimento ecologista radicale Just Stop Oil. Entrambe le opere sono state innaffiate di succo di pomodoro. Proprio come in un blitz precedente del 2022, costato 24 ore fa una dura condanna a due anni e tre mesi di carcere effettivo in un tribunale londinese alle 22enne Anna Holland e alla 23enne Phoebe Plummer. L’ultimo raid, invece, è scattato poco dopo la sentenza. Facendo pensare – non proprio peregrinamente – a una risposta e a un gesto di sfida evidente contro quella che gli attivisti denunciano come «repressione giudiziaria».

Due attiviste condannate a due anni e tre mesi di carcere effettivo, eppure…

Insomma, i radi vandalici si susseguono senza tregua, a dispetto delle pene severe inflitte alle due attiviste che, nell’ottobre del 2022, lanciarono zuppa di pomodoro contro i Girasoli di Vincent van Gogh alla National Gallery di Londra, per poi incollarsi con le mani alla parete sulla quale è appeso il capolavoro del pittore olandese. Le due giovani, 23 e 22 anni, con la loro azione non hanno causato problemi al dipinto, ma hanno provocato danni per 10mila sterline alla cornice, un pezzo di artigianato italiano del Settecento acquistato dal museo nel 1999, e del valore di 28mila sterline. Per questo motivo una delle due attiviste è stata condannata a due anni di carcere, mentre la sua compagna ha ricevuto una pena di 20 mesi: il reato per il quale sono state condannate è quello di danneggiamento.

Il giudice alla sentenza: tesori inestimabili che «avrebbero potuti anche essere distrutti…»

Un danno inferto in spregio del rispetto che si dovrebbe a opere dal valore universale. Uno schiaffo a un patrimonio culturale da condividere che il Christopher Hehir, all’atto della lettura della sentenza, ha rimarcato. Specie quando, riferendosi al dipinto di Van Gogh, ha parlato di un «tesoro culturale» che avrebbe potuto essere «gravemente danneggiato. O addirittura distrutto». Aggiungendo che la zuppa poteva filtrare attraverso il vetro. Motivo per cui, insieme a molte altre valutazioni, non ha esitato a bollare come «idiota» l’azione delle due attiviste. Un blitz, il loro, che avrebbe potuto arrecare danni irreversibili.

Nemmeno le condanne fermano la protesta vandalica nel segno di spregio e arroganza

«Non avevate alcun diritto di fare quello che avete fatto», ha tuonato il magistrato. Eppure, per tutta risposta, a ridosso delle condanne. Appena un’ora dopo la lettura della sentenza, tre altri membri del gruppo di protesta di cui fanno parte le due attiviste – Just Stop Oil – sono entrate alla National Gallery dove è in corso una mostra su Van Gogh. E hanno replicato lo sfregio, lanciando altra zuppa contro il dipinto. Con il risultato che organizzatori dell’esposizione e gestori della struttura hanno dovuto rimuovere dalla mostra le due tele prese di mira (due versioni dei Girasoli di Van Gogh) per poterne analizzare eventuali danni. Sul disprezzo e l’indifferenza del gesto, invece, non c’è bisogno di soffermarsi. Non serve analizzare e approfondire ulteriormente…

 

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