Ora spunta “la diffida per stalking” all’eroina della sinistra Boccia: “Insulti, pedinamenti e citofonate notturne all’assessore”
E adesso viene fuori che Maria Rosaria Boccia l’amazzone anti-governo della sinistra ha una diffida per stalking, con tanto di segnalazioni per «inseguimenti in auto a folle velocità »e «citofonate notturne»… Dunque, nell’affaire dell’estate che ha tenuto inchiodato un Paese interno alle asserzioni e alla intimidazioni che la signora avrebbe indirizzato via social all‘ex ministro Sangiuliano, ora spuntano casi di altre presunte vittime precedenti finite nel mirino della donna: centrati, colpiti e affondati nel mare di carte bollate, denunce, accuse e contro-querele da cui emerge al momento il quadro di una professionista della persecuzione (non solo social) che vanterebbe al suo attivo i fatidici scheletri nell’armadio. E la sinistra che ha cavalcato la causa e difeso a spada tratta l’ultima eroina anti-governativa ora si ritrova a fare i conti con una scelta di campo a dir poco discutibile. Ma procediamo con ordine.
Boccia, non solo presunta gravidanza, ora viene fuori la diffida per stalking
Da un paio di giorni almeno il quotidiano La Verità in particolare, tra gli altri, argomenta dalle sue colonne sulla notizia di un sistema di stalkeraggio ad uso della dottoressa Boccia. Non solo: martedì sera, in collegamento da È sempre Cartabianca, anche il direttore Sallusti si è lasciato sfuggire la notizia, ora su tutte le prime pagine dei giornali, di una millantata gravidanza da parte dell’imprenditrice ai danni di un altro politico campano. La vicenda risalirebbe al 2018, anno in cui – scrive Dagospia – «la non consigliera di Sangiuliano ha ricevuto una diffida per atti persecutori da parte di un assessore della costiera amalfitana che aveva avuto una relazione con lei», e a cui l’influencer aveva detto «di essere incinta».
Insulti, l’inseguimento in auto e le citofonate notturne
«La seppur breve “relazione” affettiva è stata interrotta per volontà unilaterale del mio assistito alla fine del mese di luglio scorso – ha scritto l’avvocato dell’assessore in un documento riportato dal quotidiano di Belpietro –. Una fine che Ella mai ha accettato, atteso che a decorrere dal 3 agosto, giorno in cui comunicava telefonicamente al mio assistito di essere “incinta”, per il signor M.M. iniziava un incubo che di fatto lo ha indotto a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita, determinando un perdurante e grande stato di ansia o di paura». Malessere che le disattese richieste di prove a conferma della gravidanza avanzate dal diretto interessato all’inizio della vicenda, secondo denunciante e testate citate, non sarebbero mai arrivate. Salvo un tardivo e all’apparenza tranquillizzante messaggio piombato dopo un test di gravidanza che recitava: «Tutto bene. Negativo».
L’amazzone anti-governo della sinistra e gli «atti persecutori e denigratori»
Tutto finito? Neanche per sogno: per il politico campano l’incubo sarebbe stato solo agli inizi. Nonostante la smentita della gravidanza, dopo un certo periodo di tempo, da parte della Boccia – come si legge nell’articolo di François de Tonquédec e Gaspare Gorresio su La Verità – come l’avvocato dell’uomo sottolinea, «gli atti persecutori e denigratori» sarebbero ripresi «in maniera sistematica e perdurante». Secondo il legale, «M.M. anche in presenza di altri soggetti – individuati quali persone informate sui fatti – riceveva continuamente azioni altamente menomanti della libertà fisica oltre che morale». E allora, secondo l’assessore e il legale che ne ha assunto la difesa, dopo l’asserzione di una presunta gravidanza, gli «atti persecutori e denigratori» sarebbero ripresi «in maniera sistematica e perdurante».
Boccia stalker? Gli insulti denunciati dal legale dell’assessore
Quindi, tirando le somme, non solo Boccia, secondo quanto riferito dall’avvocato, avrebbe detto al politico: «Mi hai lasciata incinta per arrivare ai miei soldi e al mio ceto sociale, la tua casa è schifosa, posso comprarne dieci cosi, al tuo paese ti schifano tutti». Ma a detta del suo difensore tra le «condotte vessatorie e persecutorie» che sarebbero state perpetrate ai danni del politico ci sarebbero anche altri dei «gravissimi episodi».
Boccia e la vicenda “stalking” che risale al 2018
Uno di questi risalirebbe al 23 settembre 2018, a Salerno, quando la Boccia sarebbe stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del condominio dove viveva M.M. mentre citofonava «insistentemente circa sette/otto volte». Ma il politico, «accortosi che era» la Boccia «ad importunare, non rispondeva». A quel punto, «la situazione, già compromessa di per sé – ha continuato il legale – degenerava ulteriormente». «Dopo qualche minuto, in maniera alquanto impertinente» la donna «iniziava anche a bussare alla porta di casa» e a telefonare. A queste chiamate «non seguiva risposta» anche perché l’uomo «a causa delle sue continue molestie telefoniche da agosto è costretto ad avere la vibrazione sul cellulare e non più la suoneria». Poi un’altra citofonata, stavolta in piena notte.
E alla fine arriva la diffida…
Così alla fine arriva la diffida e l’intimazione a «far cessare, se in corso, e a non assumere più alcun comportamento o atto persecutorio nei confronti del signor M.M. Precisando sin d’ora che in caso contrario, verrà formalizzata nei suoi confronti apposita istanza di ammonimento […] indirizzata al Questore della Provincia di Salerno, a cui, nel caso di inottemperanza seguirà d’ufficio la denuncia, non rimettibile, all’autorità giudiziaria», ai sensi dell’articolo del codice penale che persegue gli atti persecutori. La parola, anche in questo caso, torna agli addetti ai lavori.
L’invito del deputato di FI alla sinistra ad appellarsi ad altri argomenti
Nel frattempo, come noto – e come ribadito in queste ore da Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia e responsabile dei dipartimenti del partito, intervenendo a Omnibus – «un ministro si è dimesso senza che ci fosse ancora alcun accertamento penale. E un nuovo ministro ha già assunto il suo ruolo, rispondendo in Parlamento». «Mi aspetto che la sinistra – prosegue Cattaneo – invece di concentrarsi sul caso Boccia per fare opposizione, proponga argomenti più sostanziali», conclude Cattaneo. E chissà se dai banchi dell’opposizione alle redazioni dei giornali schierati, passando per gli studi de La7, accetteranno il suggerimento…