Papa Francesco in Asia tuona contro la pedofilia nella Chiesa: “Dobbiamo prevenire gli abusi”
Il Papa a Timor Est tuona contro la pedofilia nella Chiesa, fenomeno triste e da sempre presente e non lo fa a caso. Proprio a Timor Est, infatti, la chiesa asiatica ha fatto scendere il silenzio su due casi di prelati che hanno abusato di minorenni.
Le parole di Papa Francesco
I due preti asiatici hanno sostenuto la popolazione di Timor durante l’occupazione indonesiana e per questo sono ancora lodati. Si tratta del premio Nobel per la pace mons. Carlos Ximenes Belo, ora in un monastero in Portogallo, e dell’ex prete Richard Dascbach, recluso in una prigione di Timor Est.
Bergoglio ha detto: ” Non dimentichiamo tanti bambini e adolescenti offesi nella loro dignità. Questo fenomeno sta affiorando in tutto il mondo; tutti siamo chiamati ad agire con responsabilità per prevenire ogni tipo di abuso e garantire una crescita serena ai nostri ragazzi”.
“Siete un popolo giovane, non per la vostra cultura e per l’insediamento su questa terra, che sono invece molto antichi, ma per il fatto che circa il 65% della popolazione di Timor Est è al di sotto dei 30 anni di età”, ha sottolineato Francesco. “Questo dato ci dice che il primo ambito su cui investire è per voi l’educazione, in famiglia e nella scuola – ha osservato -: un’educazione che metta al centro i bambini e i ragazzi e promuova la loro dignità”.
La curiosità su Timor Est
Il Paese, che conta appena 1,3 milioni di abitanti, è il secondo più cattolico al mondo, con il 97% della popolazione che si identifica come appartenente a questa religione, la percentuale più alta al di fuori del Vaticano.
Francesco è il secondo Papa a visitare Timor Est , dopo Papa Giovanni Paolo II nel 1989, ma la sua è la prima visita papale per il Paese da quando ha ottenuto l’indipendenza nel 2002. La visita avviene meno di una settimana dopo che il Paese ha celebrato il 25° anniversario del voto per la secessione dall’Indonesia.