Per Fitto portafoglio da mille miliardi tra Coesione e Pnrr e il coordinamento degli altri Commissari

17 Set 2024 17:43 - di Sveva Ferri
fitto coesione

La composizione della nuova Commissione europea “riflette l’importanza dell’Italia”. Ursula von der Leyen l’ha detto esplicitamente presentando la sua nuova squadra, nella quale a Raffaele Fitto è stato assegnato l’incarico di vicepresidente esecutivo con una delega importante, quella alla Coesione e alle Riforme, e un portafogli ingente, circa 378 miliardi. Il successo della partita giocata dal governo Meloni, dunque, è pieno: sono stati riconosciuti il ruolo dell’Italia come Paese fondatore, la nostra centralità negli equilibri attuali, il peso della nostra economia nello scenario europeo, seconda per manifattura e terza in assoluto. Ma è stato riconosciuto anche, in maniera diretta, l’ottimo lavoro svolto dall’esecutivo sul fronte del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A Fitto, infatti, va anche la delega al Pnrr, condivisa con il commissario per l’Economia Valdis Dombrovskis. Tra Coesione e Pnrr si parla di un portafogli complessivo da mille miliardi.

Cosa significa la vicepresidenza esecutiva della Commissione europea assegnata a Fitto

E fanno sorridere i commenti di certa sinistra nostrana, che evidentemente in difficoltà ha cercato di sostenere l’incredibile tesi secondo cui Fitto avrebbe ottenuto l’incarico “nonostante” Meloni. Non meno risibili sono le recriminazioni di chi sostiene che avremmo fatto un passo indietro rispetto alla delega all’Economia che aveva Paolo Gentiloni: fingono di non sapere che con la vicepresidenza esecutiva Fitto, oltre a gestire le sue deleghe, agisce a nome del presidente e coordina, come supervisore (nel precedente mandato era il ruolo di Dombrovskis), gli altri Commissari che hanno deleghe nella sua area di competenza. Nel caso specifico si tratta di materie di interesse strategico, tanto per l’Europa quanto per l’Italia, come agricoltura, trasporti e turismo, pesca e blu economy. E, dunque, è chiaro che oggi, con Fitto, l’Italia ha un ruolo così superiore a quello che aveva con Gentiloni da non poter essere neanche paragonabile.

Meloni: “L’Italia torna finalmente protagonista in Europa”

“È un incarico che mi onora e che rappresenta un grande riconoscimento per l’Italia”, ha detto Fitto, ribadendo quanto sottolineato dal premier Giorgia Meloni nel messaggio di congratulazioni che gli ha rivolto. “Congratulazioni a Raffaele Fitto per la nomina a vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme. Un riconoscimento importante che conferma il ritrovato ruolo centrale della nostra Nazione in ambito Ue. L’Italia torna finalmente protagonista in Europa. In bocca al lupo Raffaele, siamo certi che svolgerai benissimo il tuo incarico nell’interesse dell’Europa e dell’Italia”, ha scritto su X il premier.

Non solo la vicepresidenza, anche le deleghe da Commissario sono pesanti

Fitto, inoltre, anche da Commissario ha un compito di estrema delicatezza. Così come chiarito nella “mission letter” di von der Leyen, che contiene le regole di ingaggio, dovrà infatti  “garantire che l’Ue continui a supportare riforme e investimenti di lunga durata che contribuiscano direttamente a rafforzare la crescita europea”. Anche su questo terreno, insomma, si misura con un ruolo strategico. La Coesione vale nel complesso circa 378 miliardi (di cui circa 43 per l’Italia) per il ciclo 2021-2027, ai quali poi si aggiungeranno le risorse per il futuro ciclo di programmazione – ancora non quantificabili, ma presumibilmente di entità simile – che la prossima Commissione sarà chiamata a definire insieme con gli Stati membri. Per uno Stato come l’Italia, e specialmente per il Mezzogiorno, si tratta di un interesse nazionale primario. Stessa cosa per le riforme e per lo sviluppo regionale in un quadro dove la dimensione regionale sta assumendo un ruolo sempre più importante.

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