Pianese (Coisp): «Allontanamento? No: basta “ascensoristi”. Ora gli agenti svolgeranno ruoli più appropriati»

10 Set 2024 21:56 - di Redazione

«Nessun appartenente alla polizia allontanato, ma due agenti che svolgevano impropriamente la funzione di “ascensoristi” assegnati a funzioni più confacenti al loro ruolo, ma sempre interne a Palazzo Chigi». A smontare l’ennesima fake news de La Stampa, interpellato in serata dall’Adnkronos, è il segretario generale del Coisp, Domenico Pianese che sulla vicenda nel pomeriggio ha sentito telefonicamente il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi. A spiegarlo è lui stesso: «Nel tardo pomeriggio ho avuto una interlocuzione diretta con il ministro dell’Interno per chiedere lumi, visto che la situazione della sicurezza del presidente del Consiglio è appannaggio della polizia di Stato e dell’ispettorato di Palazzo Chigi».

Che cosa è emerso? «Il ministro mi ha spiegato che c’erano due persone – continua Pianese – appartenenti alla polizia, che venivano impropriamente addetti da tanto tempo, non solo con questo Governo ma anche con quelli precedenti, alla funzione di “ascensoristi”». In poche parole chiamavano e accompagnavano nell’ascensore il presidente del Consiglio fino al primo piano di palazzo Chigi. Una funzione impropria per appartenenti alla polizia di Stato, secondo il Coisp, «che si devono occupare di altro». In virtù di questo il ministro dell’Interno ne ha parlato con il presidente del Consiglio e hanno deciso insieme di assegnarli ad altre funzioni, sempre interne a palazzo Chigi”.

Altro che allontanamento dettato da fantomatiche questioni di fiducia o sospetto di complotti da parte del governo. «Non è stato allontanato da palazzo Chigi nessun appartenente alla polizia – sottolinea Pianese – ma sono stati impegnati in compiti propri di sicurezza della presidenza del Consiglio e del presidente del Consiglio. Tutto questo nulla c’entra con l’allontanamento della polizia di Stato da palazzo Chigi, che è regolarmente presente all’Ispettorato palazzo Chigi e che continua e continuerà ad occuparsi della sicurezza della presidenza del Consiglio così come prevede la legge».

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