L’Isis preparava un attentato al Papa in Indonesia con arco e frecce per eludere i metal detector: 7 arresti

7 Set 2024 18:20 - di Laura Ferrari
Papa Indonesia

Preparavano un attentato contro Papa Francesco, con arco e frecce per sfuggire ai metal detector, in occasione della sua visita in Indonesia, nel più popoloso Paese musulmano del mondo. Con questo capo d’accusa l’unità antiterrorismo Densus-88 ha arrestato 7 terroristi islamici nelle città di Bogor, a 50 chilometri da Giacarta, e Bekasi, a est della zona metropolitana della capitale.

Nella perquisizione della casa di uno dei 7 arrestati è stato trovato materiale da cui emerge che preparavano un attacco contro il Pontefice che da Giacarta ha lanciato un messaggio di unità religiosa per contrastare estremismo e intolleranza. Sono stai sequestrati un arco con frecce, un drone e materiale propagandistico dello Stato islamico. Il portavoce di Densus-88, Aswin Siregar, ha spiegato che l’indagine è ancora in corso e non è chiaro se i sette si conoscessero tutti tra loro e se facevano parte di un’unica cellula terroristica.

Nelle perquisizioni condotte nella casa di uno dei militanti che avrebbero pianificato un attacco a Papa Francesco, in visita a Giacarta dal 3 al 6 settembre, sono stati trovati archi e frecce, un drone e volantini dell’Isis. Secondo quanto riferisce il media di Singapore, The Straits Times, alcuni degli arrestati avevano giurato fedeltà allo Stato Islamico.

Il pontefice ha scelto la più grande economia del sud-est asiatico come prima tappa di un impegnativo tour Asia-Pacifico, lanciando un messaggio di unità religiosa per contrastare estremismo e intolleranza.

Il Papa dall’Indonesia alla Papua Nuova Guinea

Il Papa, domenica (a Roma sarà notte) incontrerà a Port Moresby in nunziatura il Primo Ministro della Papua Nuova Guinea, James Marape. Poi presiederà la messa nello stadio ‘Sir Guise’. Quindi si sposterà nella città più grande e popolosa della provincia di Sandaun (Sepik occidentale) e del distretto di Vanimo-Green River, sulla costa nord-occidentale del Paese. È situata su una penisola circondata da una spiaggia di sabbia bianca di fronte all’Oceano Pacifico, vicino al confine con l’Indonesia.

Qui (alle nostre 7.30) incontrerà i fedeli della diocesi poi avrà un incontro privato con un gruppo di missionari. Ci sarà anche un amarcord con padre Miguel de la Calle, argentino amico di Bergoglio, che in un villaggio a pochi chilometri da Vanimo ha messo su un orchestra di bambini ‘Regina del Paradiso’ che suoneranno per il Papa. In serata il nuovo trasferimento a Port Moresby.

Nella sua visita di alcune ore di domenica nella cittadina di Vanimo, nel nord di Papua Nuova Guinea, papa Francesco porterà con sé in aereo otto valigie piene di farmaci e di beni di prima necessità destinati ai poveri e ai bambini del posto e ai missionari che lì prestano il loro servizio.

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