Risorsa Mare 2024, Meloni: “Siamo un ponte naturale nel Mediterraneo, recuperiamo il tempo perso”

26 Set 2024 18:08 - di Elsa Corsini

“Siamo una nazione particolare, continentale e marittima allo stesso tempo. La nostra testa è un pezzo di Mitteleuropa, mentre i nostri piedi sono immersi nel Mar Mediterraneo. Questo ci rende un ponte naturale tra il nord e il sud dell’Europa, tra l’Europa nel suo complesso, l’Africa e il Medio Oriente”. Inizia così il videomessaggio della premier Giorgia Meloni alla seconda edizione del Forum “Risorsa Mare” in svolgimento a Palermo. Dopo aver ringraziato il ministro Musumeci e  The European House-Ambrosetti, Meloni sottolinea lo straordinario vantaggio che deriva dalla naturale posizione geografica dell’Italia. Troppo spesso colpevolmente trascurata.

Meloni al Forum “Risorsa Mare”: siamo un ponte nel Mediterraneo

“Noi siamo una piattaforma naturale nel Mediterraneo, un mare che per millenni è stato il cuore degli scambi culturali e commerciali del mondo e che è ora tornato ad essere centrale, come spazio di connessione tra l’Atlantico e l’Indo-pacifico, attraverso il Golfo Persico e il Canale di Suez. Questo è un vantaggio enorme. Un vantaggio del quale non sempre siamo stati consapevoli e che dobbiamo sapere valorizzare al massimo”. La premier sottolinea che si tratta di un’occasione unica. “Dal punto di vista energetico, ad esempio, perché noi possiamo diventare lo snodo strategico per i flussi energetici tra il Mediterraneo, l’Africa e l’Europa. È un’ambizione alla quale il governo stia dando voce anche attraverso il Piano Mattei, che ha tra i suoi pilastri proprio l’energia e che vuole portare avanti progetti strategici di connessione. Dall’interconnessione elettrica Elmed tra Italia e Tunisia al Corridoio H2 Sud, per il trasporto dell’idrogeno dal Nord Africa verso l’Europa”.

Un vantaggio strategico troppo spesso trascurato

Ma è una occasione preziosa anche per le interconnessioni. “Mi riferisco allo sviluppo di Imec, il corridoio infrastrutturale ed economico tra Europa, Medio Oriente e India, che l’Italia ha contribuito a far nascere in ambito G20. E che può liberare un enorme potenziale per il nostro commercio e per le nostre imprese. L’economia del mare ci dà già grandi soddisfazioni”, ha aggiunto.  Nel 2022 il contributo al Pil è stato di 180 miliardi di euro, “però – ha detto nel videomessaggio la premier – abbiamo l’opportunità di fare sempre meglio, se uniamo gli sforzi e lavoriamo in modo strategico, come il governo intende fare con il Piano del Mare, che non a caso ha stilato”.

Un’occasione economica e geopolitica

Ma il mare è un’occasione anche dal punto di vista geopolitico. “Se è vero che il Mediterraneo è tornato al centro del mondo e noi siamo al centro del Mediterraneo, allora l’Italia ha una possibilità straordinaria. Tornare ad essere assolutamente centrale e protagonista nelle dinamiche globali. Anche esplorando la corsa al mondo sottomarino, un dominio nuovo nel quale l’Italia intende giocare un ruolo di primo piano. Abbiamo già istituito il Polo nazionale della dimensione subacquea e sta per approdare in Consiglio dei ministri un disegno di legge per regolare e disciplinare questa materia. Quando sono arrivata a Palazzo Chigi mi è stato detto che l’ufficio del presidente del Consiglio è noto come la “prua d’Italia”, ha concluso Meloni. “È una cosa che mi ha colpito molto, che mi ha fatto riflettere su quanto la nostra storia e la nostra identità siano profondamente legate al mare. Ecco, io penso che non spetti altro che prendere quella storia e quell’identità e farle navigare nel futuro, tracciando le nuove rotte del XXI secolo. È quello su cui il governo è al lavoro”.

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