Rita Dalla Chiesa rilancia i sospetti sulla morte del padre (video) Protestano gli ex Dc: “Fango su Andreotti”
“Sempre, l’ho sempre pensato” a Tango su Rai2: Rita Dalla Chiesa torna a tirare in ballo Giulio Andreotti a proposito dell’uccisione del padre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato a Palermo il 3 settembre 1982.
Quel “qualcuno che aveva chiesto che fosse ucciso”, di cui parlava in un post del 24 agosto scorso, era “un politico”, ha aggiunto la giornalista e conduttrice tv, oggi deputata di Forza Italia, per dire il nome “potrebbe essere passato il tempo, però c’è una famiglia di questo politico e io evito di parlarne. Comunque, era una persona che quando mio padre è andato a Palermo gli aveva detto ‘stia attento a non mettersi contro la mia corrente, perché chi l’ha fatto è sempre tornato in una bara'”. Alla domanda di Luisella Costamagna se si trattasse di Giulio Andreotti, Dalla Chiesa ha replicato con il silenzio.
Rotondi: affermazioni gravissime e indimostrabili
“Le affermazioni dell’onorevole Rita Dalla Chiesa, secondo cui Andreotti sarebbe dietro l’omicidio di suo padre, sono gravissime, indimostrabili e vengono fatte ora che Andreotti non c’è più. La Dc però c’è ancora, e valuteremo le modalità anche legali con cui difendere la memoria del presidente”. Così Gianfranco Rotondi, presidente della Democrazia Cristiana.
Una posizione ribadita in una nota da Carlo Giovanardi, ex parlamentare della Dc e poi del Pdl e ministro nei governi Berlusconi, ora esponente di Popolo e Libertà. “Vengono attribuite a presunti silenzi di Rita Dalla Chiesa frasi surreali mai pronunciate da Giulio Andreotti, 42 anni dopo lo spietato omicidio del generale e 11 dopo la morte dello statista democristiano. Mi associo a Gianfranco Rotondi nel denunciare questo modo barbaro di fare giornalismo, costruito sulla pelle di chi non si può più difendere e sempre rivolto ad infangare la grande storia della Dc”.
Nando Dalla Chiesa: mi associo a quanto detto da mia sorella su Andreotti
“Mi associo a quanto ha detto Rita. Abbiamo fatto sempre le stesse dichiarazioni. Non ho visto la trasmissione alla quale ha partecipato, ma lei mi ha raccontato tutto il suo intervento. Io ho scritto e detto tutto quello che potevo sui libri, al processo, sempre. E quindi non mi devono richiedere cose che sanno tutti”. Nando Dalla Chiesa risponde così a chi gli chiede un commento su quanto dichiarato dalla sorella Rita in tv, durante la trasmissione ‘Tango’, a proposito della morte del padre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che sarebbe stato ucciso “per fare un favore ad un politico”.
“Non so poi, a distanza di tempo, se le cose abbiano più valore o meno – aggiunge lo scrittore, sociologo e già parlamentare Nando Dalla Chiesa – alla domanda diretta che le hanno fatto lei ha risposto”. Ma il nome di questo politico neanche lui lo vuole fare. “C’è anche la misura possibile di quello che si può dire – osserva – e bisogna che le persone non perdano l’intelligenza di capire”. “E’ stato tutto pesantissimo – conclude – e stiamo ancora pagando per quello che abbiamo detto. Sta alle persone non perdere l’intelligenza di capire”.
Ho letto che l’auto usata per l’agguato al Generale Dalla Chiesa era stata rubata prima del suo arrivo a Palermo, il che lasciava sospettare che la mafia agisse per conto di altri. Comunque non farei nomi, anche perché alcuni omicidi colpivano la DC di Andreotti. Di sicuro, il Generale aveva parecchi nemici! Purtroppo questo resta uno dei misteri d’Italia…
Una delle pagine buie della storia politica italiana come gli attentati a Falcone Borsellino e Dalla Chiesa !