Rodimenti di fegato a sinistra per Meloni e Musk, “linciato” su la7. Scintille tra Bocchino e Piccolotti (video)
Elon Musk linciato su La 7 e dai giornaloni unificati come un criminale drogato. Giorgia Meloni all’Onu “declassata” sulla rete di Cairo. E il premio da lei ricevuto dalle mani del patron di Tesla dimezzato a premietto. Nonostante sia stato dato tra i premier italiani solo a lei e a Mario Draghi. La giornata della “rosicata” va in scena sui quotidiani del 25 settembre, sulla scia dei talk show politici dove da Elisabetta Piccolotti a Corrado Augias, Dalla Gruber alla storica Michela Ponzani; da Furfaro ad Annalisa Tardino, fino ad Alan Friedman, è stato tutto un coro di rancore e rosicamento. Ne sa qualcosa Italo Bocchino, intervenuto due volte – ad Otto e mezzo e a Di martedì– a fronteggiare le Erinni. Da giornate dell’orgoglio italiano negli Usa a giornate dell’infamia: ad ascoltare tutti lorsignori sembrava che fosse andata in scena una catastrofe mondiale. Meloni alle Nazioni Unite, Giorgia premiata da Musk. Che vergogna, è l’impianto “accusatorio” di “di Martedì”
Giovanni Floris per tutto il programma non ha fatto altro che mandare in sovrimpressine lo “schemino” di tutti i reati di cui si sarebbe macchiato Musk (spinello in tv, tra le altre cose). Sminuendo totalmente il ruolo di imprenditore e le strategie che la premier sta mettendo in atto a lunga scadenza per il nostro Paese. “Ecco quanti anni di carcere prenderebbe Elon Musk in Italia”, sorride il conduttore. Gli va dietro l’invasata Piccolotti di Avs, alla quale Francesco Storace fa notare con ironia: “Oddio, si droga, dovreste essere contenti voi…”, riferendosi alle battaglie della sinistra sulla legalizzazione delle droghe. Ma l’irritazione degli ospiti di sinistra non raccaglie l’ironia, anzi si stizzisce di più.
Rodimenti di fegato su La7 contro Musk e Meloni all’Onu
E’ importante che Meloni abbia rapporti con i colossi dell’economia, pertanto il rapporto Meloni-Musk non andrebbe derubricato con cotale banalizzazione. Ad ascoltare gli ospiti del salottino rosso, o a leggere alcuni titoli di stampa, sembrerebbe l’avvento del “triangolo della morte Trump -Meloni -Musk”: come scrive efficacemente Mario Sechi, direttore di Libero. Facendo un passo indietro, nel pomeriggio ci si era messa Tiziana Panella ad ironizzare sul discorso della Meloni, peraltro altissimo: quello sulla riforma Onu in chiave di multiculturalismo. Anche in questo caso supportata dall’antigovernativo Alain Friedman, che ha sminuito totalmento il contesto e il premio ricevuto dalla premier. Insomma, cosa succede, nessuno che abbia il coraggio di sparigliare e affermare che in verità si tratta di un successo di Meloni ma soprattutto del ruolo dell’Italia?
Bocchino a Piccolotti: “Rosicate per Meloni e Musk perché la sinistra è marginale, non esiste”
Il fatto è che “rosicate”, va al sodo Italo Bocchino, dopo avere ascoltato tutti i rodimenti di fegato degli altri ospiti del programma di La7. Si indigna il parterre, ma non può smentire. Precedentemente dalla Gruber il direttore editoriale del Secolo d’Italia faceva notare che bisognerebbe plaudire al fatto che la presidente del Consiglio faccia parte dell’establischment globale. Non è “camaleontismo” – come sminuisce la Gruber – bensì “una delle ricette più felici della politica internazionale. Si chiama multilateralismo. Musk è un genio innovativo. E il premio ricevuto è un segnale che il mondo conservatore repubblicano dà a Meloni come apripista di una nuova destra conservatrice”. Durante il secondo round da Floris, Bocchino ha travolto Elisabetta Piccolotti, la più arrabbiata di queste “infelici” ( per lei ) giornate di Meloni negli Usa . “State rosicando, ridurre Musk a uno che fuma spinelli significa fa scadere il dibattito. La verità è che la sinistra rosica. Quando Musk lisciava il pelo ad Obama allora era un fico assoluto. Ora che elogia Meloni, perché la civiltà occidentale va difesa da destra, non vi piace più”. La bordata finale: “Rosicate – dice – perché Meloni viene riconosciuta a livello internazionale, mentre la sinistra è marginale, non esiste. Lo vorreste Musk eh?”.