Salvini da Vespa: “Non ho nulla da patteggiare. Risarcimento? Non apro i pacchi ad Affari tuoi”

20 Set 2024 21:08 - di Stefania Campitelli

“Nessuna legge può imporre di spalancare i confini del mio paese ai migrati clandestini che arrivano su navi straniere”. Così Matteo Salvini ospite di Bruno Vespa a “Cinque minuti” in onda su Rai 1 tornando sul caso Open Arms, mentre friggono le polemiche per la richiesta (giudicata abnorme) di sei anni di reclusione nel processo che lo vede imputato e le parti civili chiedono un milione di euro come risarcimento. Il vicepremier, all’epoca dei fatti ministro dell’Interno, rifarebbe tutto. A domanda specifica risponde: “Assolutamente sì. Credo di aver preso la decisione giusta”.

Salvini: risarcimento? Non sono ad aprire i pacchi ad Affari tuoi

Dopo le richieste di risarcimento danni per circa un milione di euro (l’ong chiede al ministro la somma di 380mila euro, gli altri dai 30 ai 50mila), arriva la replica tra l’ironico e il velenoso. ”Non pretendo una medaglia, ma che io meriti sei anni di carcere, che non si danno neanche a un pedofilo o a un rapinatore e, in aggiunta, un risarcimento di un milione di euro… Non sono ad ‘Affari tuoi’ ad aprire i pacchi”, dice. Forte degli attestati di solidarietà ricevuti e di un recente sondaggio in cui la maggioranza degli italiani ritiene ingiusta la richiesta di 6 anni di carcere, Salvini racconta il suo stato d’animo.

Mi ha fatto piacere ricevere tanta solidarietà

”Quello che mi ha fatto piacere di questa settimana, dopo la richiesta di condanna che mi sarei risparmiata, perché spiegare ai miei figli che papà non rischia il carcere domani e papà ha semplicemente fatto il suo lavoro non è stato facile, è che tantissimi italiani che non la pensano come me, che non hanno votato Lega, mi abbiano detto non mollare, tieni duro. Perché la galera la si dà magari a quei clandestini che qualcuno ha fatto sbarcare. E che stasera occupano più di un terzo dei posti nelle carceri italiane”.

“È l’opposizione che mi ha mandato a processo, io non lo avrei fatto”

Il leader della Lega non risparmia fendenti all’opposizione. “È quella che mi ha mandato a processo. Pd, 5 Stelle e Renzi sono quelli che hanno detto che Salvini bisogna mandarlo in galera, perché l’hanno votato in aula. Io non avrei fatto una cosa del genere nei loro confronti, ma ognuno è fatto a suo modo”. Poi assicura che andrà avanti, fino in Cassazione, senza dimettersi. ”Non vedo perché dovrei patteggiare, non vedo perché dovrei dimettermi. Ritengo di avere mille difetti. Ma chiesi agli italiani il voto per difendere i confini, le navi francesi in Francia, le navi spagnole in Spagna, le navi tedesche in Germania. Abbiamo risolto il problema dell’immigrazione clandestina, abbiamo salvato vite, abbiamo risparmiato agli italiani migliaia e migliaia di reati”.

Non devo patteggiare nulla, non vedo perché dovrei dimettermi

E ancora:  ”Io rispetto il lavoro di tutti, sono convinto che la stragrande maggioranza dei giudici e dei magistrati italiani siano indipendenti, liberi e non condizionati da idee di sinistra. Semplicemente vorrei continuare a fare il mio lavoro”. Durante il colloquio con Vespa, prima di toccare i temi dell’Europa e della sicurezza, Salvini passa in rassegna i risultati ottenuti da inquilino del Viminale. ”Durante il mio anno di governo ho sostanzialmente quasi azzerato gli sbarchi. Ho dimezzato il numero di morti e dispersi nel mar Mediterraneo, ho fatto quello che la legge mi permetteva e che avevo promesso di fare agli italiani”.

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