Schillaci: “Vergognose le aggressioni contro gli operatori sanitari, abbiamo inasprito le pene”

6 Set 2024 20:24 - di Redazione

“È vergognoso quello che avviene nei confronti degli operatori sanitari, con queste continue aggressioni che sono veramente inaccettabili. La vergogna delle vergogne, poi, è che il 70% degli operatori sanitari che sono aggrediti anche verbalmente sono donne. È inaccettabile”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite nella prima giornata della Festa Tricolore di Fratelli d’Italia ad Ascoli, mentre cresce la protesta di medici e infermieri dopo l’ultima violenza al Policlinico Riuniti di Foggia.

Schillaci contro le aggressioni in ospedale: vergognoso

Il titolare della Sanità, vittima quotidiana della cattiva narrazione delle sinistre, Schlein in testa, ribadisce la linea del governo. “Noi abbiamo inasprito le pene, abbiamo modificato la procedibilità di ufficio. Però – precisa il ministro – è anche un problema culturale. Se una persona si rivolge a una struttura sanitaria e trova una persona con il camice bianco, deve capire che quella persona sta lì per aiutarlo, non è il suo nemico. È una persona che magari viene da orari di lavoro lunghissimi. Probabilmente è anche pagata meno di quello che merita, e oltre a questo viene anche aggredita. Questo è assolutamente inaccettabile”. Schillaci poi stigmatizza “tra le più grandi vergogne” anche il “problema dei gettonisti”, ricordando la battaglia intrapresa fin dall’inizio del suo mandato.

Inserire la voce delle spese nelle cartelle cliniche

Poi accende i riflettori sulla possibilità di inserire il costo cure nella cartella clinica dei pazienti. “C’è una considerazione che avevo maturato anche prima di questa mia esperienza al governo. Se un cittadino che passa un periodo di ricovero dentro un ospedale pubblico quando esce, insieme alla cartella, avesse segnato tutto ciò che gli è stato fatto e quanto costa ogni voce, forse allora tutti avrebbero più coscienza che in quei giorni in cui sono stati ricoverati in una struttura sanitaria pubblica lo Stato, o meglio la Regione, ha speso tanti soldi per prendersi cura di quella persona. Questo è molto importante”.

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