Stellantis in caduta libera, previsioni pessime e il titolo crolla. L’era Elkann angoscia gli operai
Brutte notizie nel cielo di Stellantis, che anche si guadagna le prime pagine dei giornali per le prospettive oscure che incombono sul gruppo e sul futuro dei lavoratori italiani. La multinazionale dell’automotive rivede la previsione sui risultati del 2024 “per riflettere le decisioni di ampliare significativamente le azioni a fronte dei problemi di performance in Nord America così come del deterioramento nelle dinamiche globali del settore”, fa sapere il gruppo in una nota secondo la quale “il deterioramento nelle condizioni globali del settore si traduce in una previsione di mercato per il 2024 ad un livello inferiore rispetto all’inizio dell’anno mentre le dinamiche competitive si sono intensificate per effetto sia della maggiore offerta sia dell’accresciuta concorrenza cinese”.
Notizie che hanno provocato il crollo immediato del titolo di Stellantis, che cede il 10,45% a 13,04 euro, il minimo dall’ottobre del 2022.
Le previsioni negative di Stellantis e i silenzi degli Elkann
In particolare, per l’intero 2024 si prevede che il risultato operativo adjusted del gruppo guidato dagli Elkann sarà tra il 5,5% ed il 7%, in calo rispetto al precedente ‘double digit’. “La riduzione del Margine Risultato Operativo Adjusted atteso è correlato per circa due terzi alle azioni correttive in Nord America; altri fattori includono vendite inferiori alle attese nel secondo semestre in diverse Regioni”, spiega la nota del gruppo. Il free cash flow industriale è atteso in un range tra -5 miliardi di euro e -10 miliardi di euro rispetto al precedente ‘positive’, “ciò riflette principalmente il minor Risultato Operativo Adjusted atteso così come l’impatto del capitale circolante temporaneamente più alto nel secondo semestre del 2024″.
L’ipotesi di una fusione con Renault
Il Gruppo, fa sapere Stellantis nella nota diffusa oggi, ha accelerato il piano di normalizzazione dei livelli di stock negli Stati Uniti con l’obiettivo di non più di 330.000 unità in giacenza presso la rete entro la fine del 2024 rispetto al precedente termine del primo trimestre 2025. Le azioni includono una riduzione delle consegne alla rete di più di 200.000 veicoli nel secondo semestre del 2024 (un incremento rispetto alla riduzione di 100.000 riflessa nella precedente guidance) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un aumento degli incentivi sui modelli del 2024 e degli anni precedenti e iniziative di incremento della produttività che contemplano aggiustamenti sia sui costi che sulla capacità produttiva. Intanto, nuove indiscrezioni emergono sulla creazione di un mega gruppo che aggreghi i due gruppi Renault e Stellantis. Ma si parla anche di un patto a tre con Bmw per l’Airbus dell’auto.