Terrorismo, arrestato mediatore culturale: “Mi farò esplodere”. Anche Meloni nel mirino

11 Set 2024 14:43 - di Federica Parbuoni
terrorismo milano

Minacce social a Giorgia Meloni, Matteo Salvini, ministri ed esponenti politici, non solo italiani. E un percorso di radicalizzazione che non ha lasciato dubbi agli investigatori: un 28enne marocchino è stato arrestato a Milano con le accuse di istigazione e associazione a delinquere con finalità di terrorismo internazionale. L’uomo è stato fermato all’alba in un centro di accoglienza per stranieri, che ospita anche minori non accompagnati e nel quale ha svolto anche il lavoro di mediatore culturale e traduttore dall’arabo. La struttura è stata perquisita, diversi dispostiti utilizzati dall’uomo sono stati sequestrati.

Arrestato a Milano per terrorismo mediatore culturale con precedenti di polizia e radicalizzato

Presentato nella conferenza stampa in questura come un elemento che inizialmente si era integrato, dimostrando anche “grande gratitudine verso il Paese di accoglienza”, l’uomo arrestato per terrorismo era arrivato in Italia nel 2011 e si era trasferito a Milano nel 2020. Secondo quanto emerso, aveva già precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti. Al momento dell’arresto – è stato riferito durante una conferenza in questura – l’uomo si è dimostrato “tranquillo e abbastanza collaborativo”. La radicalizzazione si sarebbe manifestata negli ultimi due anni, facendo registrare una escalation dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Da quel momento il 28enne ha iniziato a postare sui social minacce e messaggi violenti, con chiari accenti di proselitismo. La stessa indagine è scattata a novembre a seguito di una denuncia presentata, secondo quanto riferisce l’Adnkronos, da Daniele Capezzone per minacce ricevute su Instagram.

Le minacce a Meloni e Salvini e l’invito ai musulmani a unirsi

“Preparate le vostre teste ad essere tagliate, oh voi che aiutate il diavolo a sussurrare”, è il messaggio postato il 28 ottobre scorso, secondo quanto emerge dall’ordinanza di custodia. Il 30 novembre menziona il profilo ufficiale della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il profilo ufficiale del leader M5S Giuseppe Conte, scrivendo che “fra un mese, io vado spero per sempre. Siate pronti alla guerra”. Rivolgendosi a un amico, poi, assicurava “la malvagità che non hai mai visto nemmeno nei film”. Il 29 marzo, invece, pubblica un ulteriore video in cui si rivolge al vicepremier Matteo Salvini, scrivendo che “non è né un arabo puro, né un italiano puro e che il suo intento è quello di fare polemica”, quindi afferma che arriveranno “i tempi brutti”, invitando al contempo le persone di fede musulmana a unirsi. “Mi esploderò… io percorrerò questa strada fino alla morte… sono disposto a morire con i musulmani e i credenti”, si legge in un altro messaggio. Lo scorso 10 giugno, in un’intercettazione in lingua araba con sua madre, il 28enne dice di “vivendo momenti difficili” e di “pensare soltanto di andare a morire con i soldati… di andare a combattere in Palestina”.

I viaggi in Medio Oriente e l’allarme scattato dopo la strage di Mosca

Sui social, dove era molto attivo, si definiva un “mujahidin” e si dichiarava “ponto ad andare a combattere per sostenere la causa palestinese”. A destare particolare allarme è stato il “mi piace” messo al post pubblicato due giorni dopo l’attentato di Mosca dello scorso marzo da un uomo espulso dall’Italia nel 2017. Il messaggio conteneva un versetto tratto da una sura del Corano. Da fine 2023, ad eccezione di un unico post, le pubblicazioni social assumono “carattere costante di manifestazione di idee estremiste e di toni inquietanti e minacciosi, nonché compaiono anche i primi contenuti e le prime immagini relativi all’utilizzo di armi”, scrive il gip Lorenza Pasquinelli nel provvedimento. Inoltre, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, a gennaio il 28enne marocchino era volato in Giordania, raggiungendo da lì l’Arabia Saudita. Stesso viaggio che era pronto a intraprendere a breve: aveva già prenotato un biglietto aereo per il prossimo 20 settembre per la Giordania.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *