Trump-Harris come Alì-Foreman: domani notte il duello tv. Il tycoon in vantaggio nei sondaggi

9 Set 2024 18:00 - di Redazione
Trump-Harris

Come a Kinshasa 50 anni fa. Il duello tv fra Donald Trump e Kamala Harris di domani notte, orario italiano (le 3 del mattino) richiama alla memoria l’epica sfida pugilistica in Africa che vide Mouhamad Alì, da sfavorito, battere al settimo round George Foreman e riprendersi il titolo mondiale dei massimi. I due contendenti sono in una sorta di ritiro pre-gara e stanno studiando ogni tattica possibile.

Il duello Trump-Harris e le regole

Kamala Harris e Donald Trump affronteranno il primo dibattito, moderato da David Muir e Linsey Davis di ABC. Harris e Trump dovranno rispettare regole ben precise nei 90 minuti di incontro-scontro: una su tutte riguarda i microfoni che saranno disattivati ​​per tutto il dibattito, tranne quando sarà il turno del candidato di parlare. A differenza del dibattito Biden-Trump, un gruppo di giornalisti sarà presente in aula per ascoltare eventuali dichiarazioni off the record.

In ritiro come in un match

Entrambi i candidati sono in una sorta di ritiro pre-gara, proprio come se dovessero affrontare una competizione agonistica. La Harris avrebbe ricevuto da Hilary Clinton l’invito a fare innervosire l’avversario, mentre Trump punterà molto probabilmente sul binomio Biden-Harris, addebitando all’attuale vicepresidente, che ha sostituito in corsa l’attuale inquilino della Casa Bianca, i presunti fallimenti di questi quattro anni.

Dall’altro lato della barricata, l’ex procuratrice della California ha scelto tutt’altra strategia: criticare Trump attraverso le parole di chi ha lavorato con lui durante il suo mandato da presidente.

Trump in vantaggio nei sondaggi

Secondo gli ultimi sondaggi Trump avrebbe il 48% dei consensi, un punto in più della sua rivale. C’è stata una rimonta iniziale della Harris, subito dopo la rinuncia di Biden, cui ha fatto seguito la risalita del candidato repubblicano che può contare ora anche sull’apporto di Robert Kennedy junior.

Il dibattito di domani, però, a meno di un pareggio, potrebbe indirizzare notevolmente la campagna elettorale in vista del voto del 5 novembre prossimo.

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