Un francobollo celebra l’Italia alla Fiera del Libro di Francoforte. Giuli: una sfida culturale che nobilita la grande tradizione italiana
Un francobollo emesso oggi nella serie tematica “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico” dedicato all’Italia ospite d’onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024 celebra il Bel Paese, con tanto di tricolore evocato nell’immagine che nell’immagine celebra l’Italia Ospite d’Onore alla Buchmesse 2024. La cerimonia di emissione del francobollo si è tenuta oggi nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), alla presenza, tra gli altri, dei ministri della Cultura Alessandro Giuli e del Mimit Adolfo Urso.
Un francobollo per celebrare l’Italia Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte
Il francobollo, prodotto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e distribuito da Poste Italiane, ripropone il logo della partecipazione con il motto “Radici nel futuro” e i colori del tricolore rappresentati in un libro aperto da cui nasce un germoglio, simbolo di crescita e emblema di un frutto in grado di proiettare verso il futuro. Il foglietto ritrae Dante Alighieri e Alessandro Manzoni, due giganti della nostra letteratura nonché “padri” – in epoche diverse – della lingua italiana, impegnati a sorreggere un libro in cui è incastonato il francobollo. L’immagine simboleggia idealmente il collegamento tra due mondi diversi ma non paralleli quando si parla di cultura: passato e futuro.
La cerimonia di emissione al Mimit con i ministri Giuli e Urso
«I francobolli storicamente viaggiano e fanno viaggiare. Per questo sono grato al ministero delle Imprese e del Made in Italy, all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e a Poste Italiane per l’emissione, la produzione e la distribuzione di questo esemplare che conserverà e proietterà nel tempo lo straordinario viaggio dell’Italia Ospite d’Onore alla Buchmesse di Francoforte. Spero che il francobollo dedicato a questa storica partecipazione possa rappresentare un ulteriore invito a scoprire e condividere la bellezza della lettura», ha dichiarato Mauro Mazza, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività connesse alla partecipazione dell’Italia, quale Paese d’onore, alla Fiera del Libro di Francoforte 2024.
Durante la cerimonia di presentazione, aperta dai saluti istituzionali del sottosegretario al Mimit Fausta Bergamotto, sono intervenuti, oltre ai ministri e al Commissario Mazza, il responsabile Marketing della Filatelia di Poste Italiane Giacomo Pacchioni e Flavia Scarpellini, componente del Cda dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Presente anche il Presidente della commissione Cultura del Senato Roberto Marti.
Giuli alla presentazione del francobollo per Francoforte: «Io debuttante in convinta continuità con Sangiuliano»
La 76esima edizione della Buchmesse di Francoforte si terrà dal 16 al 20 ottobre. Alla partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore stanno collaborando numerose istituzioni e partner, tra cui i ministeri della Cultura, degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’Agricoltura, l’Ambasciata d’Italia a Berlino, Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, il Centro per il libro e la lettura e l’Associazione Italiana Editori che ha curato il programma letterario e professionale.
Incisivo, allora, il commento del ministro della Cultura alla presentazione del francobollo, che ha esordito sottolineando: «Sono nelle vesti di debuttante che sta per andare in Consiglio dei ministri, in convinta e affettuosa continuità con l’opera del mio predecessore, Gennaro Sangiuliano. È un onore per me essere qui». Proseguendo poi affermando con orgoglio: «Ritengo che questo sia un momento molto importante per la cultura italiana, in particolare per ciò che rappresenta la qualità della nostra editoria». Quello che attende l’Italia «è un contesto internazionale ed è bello mostrarci concordi. Compatti. Padroni della nostra missione».
La sfida culturale per restituire un’immagine di compattezza
La Buchmesse, inoltre – secondo Giuli – deve essere una «sfida» che deve restituire «un’immagine di compattezza. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, e le persone che siedono a questo tavolo, sono la dimostrazione tangibile che la cultura non ha confini, non si fa soltanto nel ministero della Cultura e in tutte le sue ramificazioni ed espressioni. Tutti facciamo cultura, tutti abbiamo delle responsabilità istituzionali e in circostanze così importanti come la Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, dobbiamo restituire l’immagine di una compattezza che non è solo interministeriale».
Un francobollo per Francoforte in rappresentanza della nobilitazione di una grande tradizione italiana
«È una forza di sistema – ha aggiunto il titolare del dicastero di Via del Collegio Romano – che si manifesta attraverso una scelta squisitamente analogica con un francobollo nell’epoca del QR code e che rappresenta la nobilitazione di una grande tradizione italiana. Ma, al tempo stesso il francobollo è un simbolo, un bene valore e materiale che rappresenta la proiezione delle nostre radici nel futuro, di quanto di più contemporaneo possa esistere pur nel quadro di una tradizione secolare che ci rappresenta».
Urso: «In Italia impresa e scienza sono coniugate con cultura»
«In Italia più che altrove la produzione, la storia, l’impresa, l’innovazione, la scienza, la tecnologia, sono coniugate con la cultura», ha ribadito con forza il ministro delle Imprese e del Made In Italy, Adolfo Urso, intervenendo nella sede del Mimit, alla presentazione del francobollo emesso per celebrare l’Italia Ospite d’Onore alla Buchmesse di Francoforte, dal 16 al 20 ottobre.
«Il piano filatelico, nel valorizzare le eccellenze italiane in una sorta di memoria collettiva che viene affermata anche attraverso eventi, è un’attività culturale», ha aggiunto Urso. In questo senso, «è quindi inevitabile che per rappresentare questo francobollo ci sia il ministro della Cultura Giuli, così come è stato qui in altre occasione, nella presentazione di altre emissioni filateliche, il ministro Sangiuliano che lo ha preceduto e che ha svolto in questi 20 mesi un lavoro straordinario al Ministero della Cultura per valorizzare l’Italia con la sua grande capacità di produzione culturale oggi come ieri».
Mazza: «Il francobollo di Francoforte ci ricorderà che abbiamo fatto un buon lavoro»
Infine Mazza, non ha mancato di rilevare come «quando tutto sarà finito, dal 20 ottobre in poi, il nostro cassetto dei ricordi sarà colmo di cose belle da ricordare. Ma avremo questo francobollo che ci ricorderà che abbiamo fatto un buon lavoro». «Questo francobollo – ha continuato Mazza – ci dice che non siamo soli. Nel senso che ci sentiamo sostenuti dall’impegno del governo, del ministero della Cultura e di quello del ministero delle Imprese e del Made in Italy che ci aiutato attraverso la Consulta Filatelica a scegliere l’evento di Francoforte come momento meritevole di essere celebrato».